PESARO - Doveva presentarsi in tribunale per un interrogatorio, ma pretendeva di entrare senza mascherina d’ordinanza. Pochi minuti di caos in cui è il cittadino a dichiarare in arresto la guardia giurata, salvo poi essere accompagnato fuori dalla polizia e ricevere la multa. Facciamo ordine, per quanto possibile.
Il paradosso
Lui è Lamberto Roberti, 68enne noto alle cronache nazionali per il caso dello studente dell’Olivetti di Fano che nel maggio scorso aveva rifiutato di indossare la mascherina e si era incatenato al banco in classe.
Ed è scattato il paradosso. Roberti ha dichiarato la guardia giurata in arresto in base all’articolo 383 del codice di procedura penale secondo cui ogni persona è autorizzata a procedere all’arresto in flagranza, quando si tratta di delitti perseguibili d’ufficio. Per il 68enne c’era una violazione in atto, così è intervenuta la polizia giudiziaria e poi la pattuglia della squadra volanti.
Chi arresta chi...
Secondo il costituzionalista gli ispettori della polizia di Stato avrebbero dovuto redigere un verbale di consegna dell’arrestato. Cosa non avvenuta. Ha quindi parlato di una «lesione del diritto costituzionale alla difesa». La morale è che qualche istante dopo, l’uomo è stato accompagnato fuori dove ha ricevuto anche la multa di 400 euro per il mancato utilizzo di dispositivi di protezione. È la seconda in poche settimane perché lo stesso fatto era avvenuto qualche tempo fa. La guardia giurata ha redatto la sua comunicazione al presidente del tribunale.