Maltratta i suoi due cani, la scoperta dei carabinieri. Un giovane finisce nei guai

Il recinto in cui vivevano i due cani
Il recinto in cui vivevano i due cani
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Domenica 26 Aprile 2020, 07:25
PESARO  - Due dolcissimi cagnolini  meticci che erano stati lasciati dal padrone in mezzo ai loro escrementi e rinchiusi in box di fortuna sono stati soccorsi dai carabinieri che poi hanno denunciato il proprietario per maltrattamenti. A finire nei guai un giovane di 21 anni originario di Pesaro ma residente a Montegridolfo che risulta impiegato in una ditta commerciale della zona di Saludecio. Il fatto è successo nel pomeriggio di venerdì scorso a Saludecio dove sono intervenuti i carabinieri della locale e omonima stazione, In seguito alle informazioni acquisite, i militari si sono recati, unitamente a personale specializzato dell’Ausl presso lo stabile della ditta dove il giovane lavora, dove avevano appreso trovarsi due meticci, abbandonati in box di fortuna tra i loro escrementi, in totale stato di abbandono da parte del loro proprietario.

All’arrivo dei carabinieri, guidati dallo stesso titolare dell’azienda, sono state visionate le cucce di “Oliva” e “Briciola”, constatando l’effettiva inadeguatezza igienico sanitaria dei loro ricoveri. Cucce di fortuna, tra compensato e plastica, prive di ogni forma di isolamento dal terreno, nonché cumuli di escrementi nelle immediate vicinanze dei giacigli, questa l’abitazione dei due piccoli amici quattrozampe, apparsi comunque molto socievoli e non in gravi condizioni di salute o malnutrizione. Tuttavia, i sanitari specializzati intervenuti, hanno prescritto al proprietario dei due cani, nel frattempo giunto sul posto, di assicurare il regolare sgambamento degli animali, mantenere buone condizioni di pulizia ed igiene dei box dove sono custoditi e provvedere alla somministrazione di acqua e cibo freschi almeno ogni 24 ore. Per il momento, quindi, in attesa di ulteriori future verifiche, i cani sono stati lasciati alla custodia del proprio padrone non ricorrendo gravi circostanze, tali da giustificarne il sequestro e l’affidamento al canile. 
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