I capitoli aperti
Al momento il tracciato sarà monodirezionale e i veicoli che vi transiteranno saranno contingentati, in più per la seconda canna - quella che può dare effettivamente la svolta alla “strada dei due mari” - si dovrà aprire un altro capitolo, però intanto accontentiamoci delle certezze: il commissario straordinario Marcello Simonini ha approvato il progetto esecutivo e ha dato mandato alla pubblicazione della gara che avverrà l’11 agosto prossimo, giusto una settimana tonda. Poi si parte: entro l’autunno l’affidamento per poi consegnare i lavori nel 2024.
Lo hanno annunciato i parlamentari leghisti Giorgia Latini, Augusto Marchetti e Mirco Carloni, sottolineando, nell’ordine, «l’importante risultato della Lega, del ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini e del viceministro Edoardo Rixi. Finalmente tempi certi per un’importante opera di collegamento con l’Umbria che aspettavamo da tanto tempo».
Il cantiere
Il cantiere riguarderà i lavori di completamento e di impiantistica del fornice già realizzato, oltre alle opere di connessione della galleria alla viabilità già esistente sul lato delle Marche e dell’Umbria mediante la realizzazione di due intersezioni a rotatoria con la strada provinciale 200 (lato San Giustino), e con la viabilità d’accesso all’abitato di Mercatello, nonchè interventi di adeguamento e ripristino sulle altre strade provinciali e comunali gravitanti attorno all’infrastruttura.
«I tratti stradali finora realizzati - ricordano i parlamentari - relativi a galleria e opere all’aperto, privi di opere di finitura e completamento, non sono mai stati aperti al traffico. L’adeguamento rappresenterà un importante asse di collegamento tra le Marche nord, Umbria nord e la provincia di Arezzo». I tempi di realizzazione saranno pari a circa 2 anni e 6 mesi, oltre quelli di espletamento della gara. L’importo totale è di 130 milioni di euro.
Ci sono tuttavia dei paletti e non secondari: innanzitutto il tracciato, che sarà solo dalle Marche vero l’Umbria, quindi monodirezionale, in più, per ragioni di sicurezza, verranno posti, almeno inizialmente, dei vincoli sul numero massimo di veicoli in transito e sulla loro tipologia.
L’altra partita
Tradotto: essendo la Guinza una galleria di oltre sei chilometri, il traffico di camion e auto deve essere contingentato sia come quantità che come interdistanza. Il tutto in attesa del ritorno al progetto originario della Fano-Grosseto con la realizzazione della seconda canna della galleria propedeutica alle quattro corsie, progetto a suo tempo redatto dalla Provincia di Pesaro Urbino e in tempi più recenti rilanciato dalla Regione Marche, tanto che già in questa fase tutti gli svincoli verranno realizzati a livelli “sfalzati”, proprio per evidenziare il fatto che si sta realizzando un’arteria già predisposta a essere a quattro corsie. Ma questa, a cominciare da reperimento dei fondi, sarà un’altra partita. Per un’altra generazione.