Il sottopasso si allaga: a novembre sarà pronta la vasca che fermerà l'acqua a Lido di Fano

Lavori per la vasca di raccoglimento della pioggia al Lido
Lavori per la vasca di raccoglimento della pioggia al Lido
di Andrea Amaduzzi
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Domenica 25 Settembre 2022, 06:45

FANO -  Annunciato per questi giorni il via all’ultima tranche di lavori per la messa in funzione dell’impianto di smaltimento dell’acqua piovana del Lido concepito per scongiurare il periodico allagamento del sottopasso di viale Carducci. «Entro novembre dovremmo arrivare alla fine» conferma l’assessora Brunori, dopo che nell’area di piazzale Amendola sono comparsi cartelli che inibiscono la sosta. 

 
Gli scavi
In quella zona la Francesconi Costruzioni deve infatti realizzare gli scavi che permetteranno di collegare le pompe in dotazione della vasca, posata ormai da qualche tempo sotto il fondo stradale, alla centralina elettrica tenuta ad alimentarle e che è stata invece collocata nei pressi della cavea prima dell’estate.

La scelta del sito, dopo che inizialmente ci si era orientati su via dello Squero scatenando la reazione dei residenti e non solo, aveva rappresentato solo l’ultimo degli ostacoli di un iter realizzativo decisamente travagliato, che ha fatto slittare di tre anni e mezzo la consegna dell’opera traguardata per Pasqua 2019 all’epoca dell’insediamento del cantiere. 


I cambiamenti
Il cambio di traiettoria della conduttura che congiunge la vasca al porto, soprattutto quello radicale che ha interessato progetto e struttura della vasca e infine proprio il collegamento alla rete elettrica, strettamente correlato al posizionamento della centralina, i tre snodi sui quali in questi anni ci si è avvitati e che hanno anche comportato un aggravio di spesa. 
Parallelamente ai collegamenti fra la centralina, che coprirà il crescente fabbisogno dell’intero quartiere e delle sue attività, e le pompe che dovranno espellere l’acqua, occorrerà dotare la cabina di due box che saranno destinati ad accogliere inverter e generatore di corrente.

Implementati anche quelli si tratterebbe soltanto di girare la chiave e verificare se l’impianto sia realmente in grado di accumulare in vasca l’acqua, che storicamente ostruisce il sottopasso tutte le volte che si registrano precipitazioni abbondanti rendendolo impraticabile, per poi spingerla verso il porto. 

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