Truffa dei diamanti: affare da 2,5 milioni, scattano 18 denunce. La banca risarcisce oltre 100 clienti al 90%

Truffa dei diamanti: affare da 2,5 milioni, scattano 18 denunce. La banca risarcisce oltre 100 clienti al 90%
Truffa dei diamanti: affare da 2,5 milioni, scattano 18 denunce. La banca risarcisce oltre 100 clienti al 90%
di Luigi Benelli
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Venerdì 23 Settembre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 25 Settembre, 09:59

FANO Investivano in diamanti spacciati come beni rifugio ad alto rendimento. Ma i prezzi di acquisto erano gonfiati. Un affare da 2,5 milioni di euro che vede coinvolti una banca locale e circa un centinaio di clienti vittime di un raggiro. La compagnia di Fano della Guardia di finanza ha concluso un’indagine di polizia giudiziaria, delegata dalla procura della Repubblica di Pesaro, che ha consentito di tutelare un rilevante numero di risparmiatori, vittime di una frode su investimenti in diamanti.


Raggirati di Fano e Valcesano


Secondo l’indagine alcuni dipendenti della Banca di credito cooperativo di Sant’Andrea di Suasa, oggi confluita bel Banco Marchigiano, avrebbero promosso e venduto le pietre preziose a prezzi notevolmente superiori rispetto all’effettivo valore. Tutto è partito dalle querele ad opera di clienti dell’istituto di credito cooperativo che lamentavano di essere stati raggirati avendo acquistato, tramite la banca di cui erano correntisti, dei diamanti, sulla base di un prefigurato fruttuoso investimento. A loro venivano promessi lauti guadagni, suggeriti dai dipendenti del medesimo istituto bancario. La banca, che fungeva da intermediario di una società di capitali operante nel settore della commercializzazione di pietre preziose, la Diamond Private Investment, avrebbe stipulato con la società secondo gli inquirenti un accordo illecito, inducendo in errore centinaia di risparmiatori/clienti, in cambio di consistenti provvigioni. La società venditrice, dal canto suo, oltre a collocare i diamanti da investimento, ne avrebbe falsificato le relative quotazioni, anche a mezzo di ingannevoli annunci, pubblicati sulle pagine economiche di un giornale a tiratura nazionale.

L’indagine ha consentito di individuare oltre un centinaio di clienti truffati (risiedono nella zona di Fano ed entroterra, Mondolfo, Marotta) che avevano investito complessivamente ben 2.500.000. Mentre le provvigioni incassate dall’istituto di credito ammontano a circa 300.000 euro. Sono state denunciati 16 dipendenti della banca e il rappresentante legale della società venditrice dei diamanti. 


Le ipotesi di reato


Questi dovranno rispondere, a seconda dei diversi ruoli e responsabilità, dell’accusa di truffa aggravata, corruzione tra privati ed autoriciclaggio. Inoltre, la banca è stata denunciata anche per la responsabilità amministrativa degli enti per fatti dipendenti da reato, poiché non avrebbe provveduto all’adozione di modelli organizzativi atti a prevenire la commissione dei reati a vantaggio o nell’interesse dell’ente medesimo. E’ importante sottolineare che l’istituto di credito Banco Marchigiano, che ha incorporato la banca coinvolta nella vicenda, ha provveduto a risarcire già il 90% dei correntisti che avevano acquistato i diamanti. Ma ci sono ancora delle cause civili in corso per quei correntisti che non hanno accettato il risarcimento proposto. L’attività della finanza si inquadra nel contrasto alle condotte fraudolente a danno dei risparmiatori e delle famiglie.

 

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