Mareggiata a Fano, sprofondano gli scogli e la spiaggia divorata. La rabbia dei balneari: «Un disastro annunciato»

Mareggiata a Fano, sprofondano gli scogli e la spiaggia divorata. La rabbia dei balneari: «Un disastro annunciato»
Mareggiata a Fano, sprofondano gli scogli e la spiaggia divorata. La rabbia dei balneari: «Un disastro annunciato»
di Osvaldo Scatassi
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Lunedì 23 Gennaio 2023, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 18:46

FANO - La burrasca di ieri notte ha inferto un altro duro colpo alla spiaggia di Sassonia tra bagni Carlo (le onde e l’erosione hanno aggredito il campetto da beach volley, rovinandolo) e la passeggiata del Lisippo: continuano a sprofondare gli scogli che la proteggono dal mare. «Una catastrofe annunciata, si può evitare che si ripeta solo, e dico solo, costruendo la scogliera mancante», affermava ieri Matteo Renzi, il titolare della concessione.

Oggi stesso Renzi dovrebbe essere negli uffici tecnici del Comune a Fano, per chiedere a quale punto siano le nuove procedure per avviare lavori a dir poco tribolati.

Bagni Carlo è uno fra gli esempi più sintomatici del dissesto che sta erodendo ampie fasce del litorale fanese. Un grido d’allarme collettivo si sta levando dai concessionari di spiaggia: «Si scrive scogliere, si legge turismo. Siamo troppo esposti ai danni delle intemperie e se le concessioni balneari non sono messe nelle condizioni di lavorare, ci rimette un intero comparto dell’economia fanese, non solo i singoli operatori danneggiati».

Mai come in questi giorni è vera la metafora di una categoria con l’acqua alla gola. Due giorni di vento forte e di mare grosso hanno provocato difficoltà e danni diffusi (perdita di spiaggia, infiltrazioni nei capanni, fondamenta esposte, servizi distrutti): a macchia di leopardo la gravità delle conseguenze. Nonostante la notte da tregenda, la situazione è rimasta tutto sommato stabile ad Animalido (zona Arzilla) e a Islamorada Dog Beach (zona Ponte Sasso), concessioni interessate già nella giornata precedente da profondi fenomeni di erosione marina. Il quadro dei danni è invece peggiorato a bagni Carlo, dove la spinta del mare ha sfondato la barriera difensiva davanti al campo da beach volley. Le onde hanno sormontato la passeggiata del Lisippo e in via Ruggeri, all’altro capo di Sassonia, sono tornate a lambire la strada, che in alcuni punti è stata ricoperta dal ghiaino e dai sassi scaraventati dai cavalloni.

«La spiaggia a Ponte Sasso – attaccava ieri Alessandra Mantovani di bagni Ruhig – è compromessa dall’erosione marina. Le scogliere non sono più efficaci, perché sono stati effettuati ripristini insufficienti oppure non ce ne sono stati affatto. Negli enti pubblici non vedo la volontà di tutelare anni di lavoro, di sacrifici e di investimenti, anche rilevanti. Un sostanziale disinteresse, una palese assenza di prospettive a lungo termine e l’incapacità di capire che, oggi, gestiscono le spiagge e il turismo balneare giovani operatori con idee chiare e una chiara visione di impresa: gli anni del folklore sono superati».

Alcuni chalet della zona hanno riportato danni non banali e in almeno in un caso la struttura potrebbe essere smontata per evitare di esporla a ulteriori burrasche invernali. Le violente raffiche di vento fra l’una e le 3 di ieri notte hanno provocato ripetuti crolli di alberi. Vigili del fuoco, polizia locale e volontari di protezione civile sono stati impegnati nelle ore successive per liberare soprattutto le strade della viabilità secondaria in campagna e in collina. Interventi a Magliano, tra Roncosambaccio e Trebbiantico a Pesaro, Carignano, Prelato, Monte Giove, Sant’Andrea in Villis, Caminate, Borgo della Luca, ma anche in via Papiria, nel cimitero centrale e lungo la statale Adriatica a ridosso della centrale idroelettrica.

Viabilità temporaneamente interrotta in strada della Selva e in via Brigata Messina a Centinarola; lo stesso provvedimento è stato preso in via Lago Maggiore a Ponte Sasso, dove un cavo elettrico si è incendiato a causa del maltempo (in via Magnanini, a Villa Uscenti, un altro cavo elettrico si è invece allentato) In via Corelli, a San Lazzaro di Fano, un albero è crollato su una vettura in sosta. Nel tardo pomeriggio proseguivano i distacchi di energia elettrica a Gimarra (in essere da 20 ore) e in zone semi-centrali della città. Pioggia battente, ma sotto controllo la portata del fiume Metauro e del Torrente Arzilla. Osvaldo Scatassi 

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