Internet diventa una dipendenza
A Fano ne soffre il 4% dei ragazzi

L'accampamento degli zingari
L'accampamento degli zingari
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Martedì 3 Giugno 2014, 16:37 - Ultimo aggiornamento: 18:49
FANO - Dilaga l'utilizzo di Internet tra i giovani, attraverso computer, tablet e smartphone e al contempo cresce il divario con le altre generazioni. L'utilizzo della rete è ormai un dato di fatto, di fronte al quale gli adulti si interrogano per delineare una linea di educazione per i propri figli. L'argomento è di assoluta attualità ed è stato affrontato anche nelle scuole medie inferiori fanesi da parte di alcuni specialisti che compiono ricerche sul tema delle dipendenze. Quando l'utilizzo del mezzo sconfina e diventa una patologia? In che modo si può riconoscere un mal utilizzo di Internet? A queste domande cercano di dare risposte Pier Giovanni Mazzoli, direttore del Sert di Fano e presidente della Sezione Marche della Società Italiana Tossicodipendenze e l'Ambito Territoriale VI, in un incontro in programma per domani alle 15.30 alla Sala Verdi del Teatro della Fortuna. L'incontro rientra nel "Progetto Pollicino", volto ad individuare situazioni di disagio, abuso e malessere nei giovani e parte dal presupposto che negli ultimi tempi si riscontra tra le nuove generazioni, oltre a situazioni di cyberbullismo, un crescente uso non corretto dei mezzi informatici. "Non solo il computer, ma anche gli smartphone sono sempre più diffusi tanto che si parla di nativi digitali - spiega il dottor Mazzoli - L'utilizzo della rete diventa eccessivo quando esclude qualsiasi attività alternativa, come studiare, uscire con amici, fare sport. Il sintomo principale da cui si può dedurre che qualcosa non va è il tempo di utilizzo".

Ecco quindi che da questi presupposti è nata una ricerca, svolta insieme allo psicoterapeuta Stefano Brecciaroli - su un campione di 1161 studenti fanesi delle scuole medie, nei quali sono stati analizzati i bisogni e si sono valutate le abitudini. Il dato emerso è che esiste una fascia di rischio dipendenza dall'utilizzo di Internet del 4%, che non va sottovalutata e per la quale è necessario mettere in campo azioni volte ad indirizzare la popolazione preadolescente a corrette abitudini.
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