Comunali a Fano, appello in extremis del Pd: «Serve un candidato condiviso». No del M5S

Comunali a Fano, appello in extremis del Pd: «Serve un candidato condiviso». No del M5S
Comunali a Fano, appello in extremis del Pd: «Serve un candidato condiviso». No del M5S
di Osvaldo Scatassi
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Domenica 14 Gennaio 2024, 05:05 - Ultimo aggiornamento: 15 Gennaio, 07:33

FANO - Rammarico, perché non c’è stato il confronto tra progressisti e centrosinistra. Anche dichiarata disponibilità, però, a riaprire la trattativa elettorale. Come dire: un po’ bastone e un po’ carota. Una metafora popolare per definire la linea adottata dal segretario del Pd fanese, Renato Claudio Minardi, dopo che è stato cancellato un altro appuntamento con l’alleanza di campo largo.

«Così non c’è confronto»

«Se ci si sottrae al confronto, è oggettivamente difficile costruire un’alleanza larga», ha scritto Minardi rivolgendosi ai progressisti e aggiungendo: «Siamo rammaricati di questo atteggiamento di chiusura e rilanciamo la possibilità di riaprire il tavolo nelle prossime ore, con l’auspicio che questa volta tutti decidano di sedersi e dialogare».

Minardi ha rivendicato al centrosinistra lo sforzo «di costruire un’alleanza ampia», un’ipotesi però incagliata allo scoglio delle primarie. Sono una scelta di democrazia per l’attuale maggioranza fanese; un percorso divisivo, invece, per i progressisti.

«Si era deciso - ha proseguito Minardi, ricordando l’incontro del novembre scorso - di sospendere le procedure per le eventuali primarie, con l’impegno di individuare i nomi di ulteriori possibili candidature e aprire poi un confronto tra le parti». Secondo il segretario del Pd fanese il percorso si è bloccato nei giorni successivi all’Epifania, quando «l’area progressista non ha partecipato» a un nuovo confronto, chiedendo inoltre la rinuncia preventiva e definitiva alle primarie. La riunione «aveva come obiettivo la ricerca della condivisione su nomi graditi anche ai progressisti», che però «non sono stati avanzati» e «il confronto è stato evitato». «Avremmo voluto discutere del programma e poi delle candidature che lo avrebbero dovuto rappresentare in campagna elettorale», ha sostenuto Minardi.

La risposta di Marta Ruggeri

Poco dopo la diffusione della nota, è intervenuta Marta Ruggeri, consigliera regionale e coordinatrice provinciale dei 5 Stelle, per ribadire le ragioni che hanno portato il gruppo progressista a declinare l’invito al confronto pre-elettorale. Una risposta da cui si evince che l’area progressista non è e non era interessata a entrare nella logica delle primarie e che ha seguito con distacco il moltiplicarsi delle candidature nel centrosinistra. Senza contare il recente rincorrersi delle ipotesi sul momento migliore del voto che incoroni il papabile sindaco.

«La maggioranza ha deciso»

«Prendiamo atto - ha replicato Ruggeri - della scelta fatta dalla maggioranza attuale, cioè quella di anteporre un metodo di selezione dei candidati ad un lavoro di condivisione di contenuti, che da un anno invochiamo inascoltati, ricordando che, come sempre dichiarato e fatto, siamo disposti a dialogare sui temi e sulle figure più appropriate per realizzarli con tutte forze politiche di area progressista che vorranno farlo con serietà, onestà e umiltà. Le nostre porte sono aperte a chi vorrà condividere con noi questo percorso complesso, ma indispensabile».

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