Vimini, Biancani e l'eterna contesa stile Beautiful per il nuovo sindaco di Pesaro

Vimini, Biancani e l'eterna contesa stile Beautiful per il nuovo sindaco di Pesaro
Vimini, Biancani e l'eterna contesa stile Beautiful per il nuovo sindaco di Pesaro
di Simonetta Marfoglia
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Sabato 13 Gennaio 2024, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 15:08

PESARO - Nessuna fretta per scegliere i nomi che si sfideranno nella corsa a sindaco di Pesaro. E questo sia visto da destra che da sinistra. Un andamento lento su cui ci si adagerà almeno fino all'ultima decade di gennaio, quella dei giorni della merla per intenderci. Persino a Fano l'aria è più sfriccicarella nella quadriglia dei Serfilippi, De Leo, Fanesi, Lucarelli, Mascarin. A Pesaro no: si fa melina senza l’ansia di trovare la porta del gol, si prende tempo sperando nella benevolenza di un deus ex machina che tolga soprattutto il centrodestra dalla ragnatela di nomi papabili in cui da mesi, a furia di tesserla e di disfarla a mo’ di Penelope, si è invischiato. Mentre il Pd, che non vuole andare alle primarie, è monolitico sui Dioscuri Biancani-Vimini. E statene certi: chiunque sarà il prescelto gli azzeccagarbugli della dietrologia ci consumeranno sacchetti di popcorn. Praticamente una soap.

Una soap opera

Avete presente Beautiful? Non è una domanda esclusivamente riservata ai boomer. Dal 1987 la saga infinita dei Forrester e dei Logan (quella per cui spunterà sempre qualche italico/a oggi più che trentenne che si chiama Ridge o Brooke chiedendosi per tutta la vita il perché) va in onda ogni giorno, o quasi, e stiamo sfiorando la puntata numero 9000. Si può stare anche settimane, mesi o anni ignari degli sviluppi senza che la trama abbia un guizzo al momento in cui se ne riprende la visione. Il riassunto è superfluo. Bene, caliamoci nella Beautiful pesarese. Era giugno 2023 quando il sindaco Ricci annunciava che il passaggio del testimone sarebbe andato al suo vice Vimini, l'alfiere della Capitale italiana della cultura in cui si era già dentro, o al consigliere regionale, nonché mister preferenze, Biancani. Un testa o croce che tuttora sta impegnando i democrat.

Il centrodestra

E sempre a giugno 2023 il centrodestra annunciava la ricerca di un nome forte, proveniente dalla società civile (imprese, arti, professioni, associazioni alla bisogna) per provare a cambiare il corso degli umani eventi e strappare al centrosinistra l'ultimo feudo (quasi un marchio Dop... "Pesaro, dal 1946 per un centrosinistra di lotta e di governo.").

A distanza di 6 mesi la trama è sempre quella: un continuo botta e risposta tra i Forrester (Ricci & co.) e i Logan,(la famiglia allargata di FdI Lega, FI e Prima c'è Pesaro) ma senza, vivaiddio, love story (inciuci). L'opposizione come Diogene va cercando l'uomo dal nome forte in cui far convergere anche gli indecisi e finora le indicazioni che più o meno sono state fatte trapelare sono a metà strada tra lo specchietto per le allodole e il detto romanaccio "chi entra papa ner conclave, ne risorte cardinale".

Il Pd e la coalizione

Quanto al Pd (coalizione allargata) l'ispirazione è morettiana: mi si nota di più se vado o non vado? Con conclusioni agli antipodi. Biancani tra il Forrest Gump e Zelig è la personificazione dell'ovunque e comunque. Stakanov delle presenze selfeggia con nonchalance dalla cena dei volontari al tuffo di Capodanno non disdegnando toccate e fuga inaugurali e coram populo. Vimini fino a poco tempo fa pareva essere più profeta all'estero che in patria promuovendo il nome del Rof e di Rossini ben oltre che dal Manzanarre al Reno o dall'Alpi alle Piramiidi. E tirato per la giacchetta (dopo che Biancani si è ufficialmente detto disponibile ad accettare la candidatura) si è limitato a un post su Facebook, ma eloquente quanto basta, sulla sua possibilità di scendere in campo dopo aver messo a frutto il quinquennio amministrativo.

Si naviga a vista in una bonaccia politica in cui nessuno al momento ha interesse ad agitare le acque nemmeno per immergervi una paperella. Almeno fino al 20 gennaio, il Mattarella Day con la grande festa nazional popolare alla Vitrifrigo Arena per il primo piatto della Capitale italiana della Cultura dopo l'antipasto del CaterCapodanno. Dal PdR all’Orchestra Casadei, passando per Max Gazzè e Rosa Chemical si annuncia uno degli eventi clou di un 2024 in cui Pesaro sarà città immagine. Con Ricci e Vimini pronti ad appuntarsi la medaglia. No decisamente non c’è fretta. Godiamoci la festa. All’appuntamento dal dentista penseremo poi.

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