«Green Pass? No, io devo pregare»: proteste no vax all'evento nella basilica di San Paterniano

«Green Pass? No, io devo pregare»: proteste no vax all'evento nella basilica di San Paterniano
«Green Pass? No, io devo pregare»: proteste no vax all'evento nella basilica di San Paterniano
di Massimo Foghetti
3 Minuti di Lettura
Martedì 14 Settembre 2021, 09:09

FANO - Non erano in possesso del Green pass ma intendevano ugualmente entrare in chiesa. La concomitanza della giornata festiva con gli ultimi appuntamenti dell’Incontro Internazionale Polifonico “Città di Fano” ha creato non pochi problemi all’ingresso della basilica di San Paterniano. Alcune persone erano momentaneamente sprovvisti del Green pass, in quanto intendevano recarsi in chiesa semplicemente a pregare. Dopo il concerto, infatti, era in programma una messa domenicale.

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Altri erano dichiaratamente no vax e contestavano la norma che impediva loro di entrare.

Ne sono seguiti sia malumori che proteste, fin quando il concerto non è finito e l’ingresso nella chiesa è stato liberalizzato. 

Il diritto di praticare la fede

«Almeno lasciateci liberi di entrare in chiesa quando vogliamo e quando ne sentiamo la necessità – ha dichiarato una signora di fronte alla irremovibilità del personale di servizio – Andare in chiesa non è come andare a teatro o come recarsi al ristorante; almeno la domenica dovrebbe essere un giorno in cui prevalgono le cerimonie religiose su quelle di spettacolo». Era arrabbiata, si sentiva lesa come le altre, in suo diritto fondamentale: quello di praticare la sua fede religiosa. In realtà, chi ha vietato l’ingresso non ha fatto altro che osservare le norme in vigore. San Paterniano è la sede storica dell’Incontro Internazionale Polifonico, dove normalmente i concerti si svolgono in orario serale, al di fuori di ogni cerimonia religiosa. Nella mattinata di Domenica scorsa però era stata inserita nel programma l’esibizione alle 10.15 di 3 cori: lo Studio D, gruppo vocale femminile di Castrignano del Capo, il Coro Eco del Mera di Piuro e l’Ensemble Incantus di Civitavecchia. La messa domenicale era fissata alle 11.30 e il concerto si è prolungato fino alle 11; vale dire lasciando un certo anticipo all’inizio della cerimonia religiosa, ma evidentemente chi voleva entrare nell’edificio ben prima dell’inizio della messa, si è trovato di fronte la richiesta del Green pass. Una cosa che non è andata giù, tanto più che la messa seguente era animata ugualmente dai cori partecipanti. Quindi per il concerto dei cori bisognava esibire il certificato verde, per l’esibizione dei cori durante la messa l’ingresso in chiesa era libero. Altro motivo questo di contestazione. «A Fano le chiese non mancano – ha dichiarato padre Giuliano Viabile, responsabile del convento di San Paterniano – quindi se la nostra basilica è stata riservata per un’ora all’Incontro Internazionale Polifonico, senza incidere sull’orario delle funzioni domenicali, non vedo dove stia il problema». 

Franchini: «Norme rispettate»

Qualcuno ha voluto forzare la mano. «Ottenuta l’autorizzazione di utilizzare la chiesa tra la messa delle 9.30 e quella delle 11.30 – ha dichiarato il presidente del Coro Polifonico Malatestiano, Giuseppe Franchini – noi ci siamo comportati come in ogni altra occasione in cui gli edifici hanno assolto la funzione di sale da concerto. Abbiamo applicato la norma che ci impone di richiedere il Green pass, misurare la temperatura e imporre l’uso della mascherina. Per noi è stato un lavoro supplementare che però abbiamo assolto con diligenza». 

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