Cavi interrati o sottomarini, più spazi a terra: Terna svela i vantaggi del progetto "Adriatic Link"

Cavi interrati o sottomarini, più spazi a terra: Terna svela i vantaggi del progetto dell'elettrodotto "Adriatic Link"
Cavi interrati o sottomarini, più spazi a terra: Terna svela i vantaggi del progetto dell'elettrodotto "Adriatic Link"
di Osvaldo scatassi
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Mercoledì 29 Settembre 2021, 09:47

FANO - Si punta a restituire all’uso pubblico circa un ettaro e mezzo di verde, ora sottoposto alla servitù dell’elettrodotto che alimenta la linea ferroviaria a Fano. Se n’è parlato durante il recente avvio della consultazione pubblica su Adriatic Link, progetto da oltre un miliardo di euro presentato il mese scorso da Terna. La società, che gestisce la rete elettrica nazionale, «ha risposto a una sollecitazione mia e del sindaco Massimo Seri, assicurando di avere già avviato lo studio su questa soluzione e di essere disponibile a esaudire la richiesta», spiegava il vice sindaco di Fano, Cristian Fanesi.

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Il confronto

Dopo il confronto in video-conferenza con i rappresentanti di Terna, l’amministrazione comunale di Fano è ora in attesa di conoscere il progetto sul nuovo elettrodotto a corrente continua fra Abruzzo e Marche: circa 270 chilometri fra tratti in gran parte sottomarini (per una lunghezza totale di 230 chilometri) oppure interrati.

Un’opera inserita nel piano per lo sviluppo della rete elettrica nazionale, da realizzare nel 2024, che coinvolgerà circa 120 imprese fra dirette e indotto. L’apertura della consultazione pubblica ha intanto attivato il dibattito su scala locale, che a quanto pare è piuttosto acceso soprattutto a Cartoceto, dove dopodomani è in programma un incontro serale nella popolosa frazione di Lucrezia. 

La stazione di conversione

Adriatic Link prevede infatti una stazione di conversione nella zona di Fano, da collegare al tratto sottomarino con un cavo interrato, che correrà sotto «strade già esistenti esterne ai centri abitati, lasciando inalterati ambiente e paesaggio», ha premesso Terna. Al momento sono due le ipotesi su dove collocare la stazione di conversione: una riguarda Carrara, dove nasce l’elettrodotto che serve la ferrovia Adriatica, e l’altra un terreno a Lucrezia di Cartoceto. In entrambi i casi si tratta di soluzioni vicine alla stazione elettrica già esistente. L’amministrazione fanese ha dunque chiesto a Terna di interrare i cavi aerei già esistenti, che attraversano la città da ovest verso est interessando i quartieri Trave, San Cristoforo, Vallato e San Lazzaro fino alla stazione elettrica vicino alla ferrovia Adriatica. In analogia con quanto avvenuto per la terza corsia autostradale, l’ente locale ha inoltre intavolato l’argomento delle opere compensative collegate alla nuova importante infrastruttura nella rete nazionale dell’energia elettrica. 

La disponibilità

Un tema ancora allo stadio preliminare e di conseguenza da definire nei suoi contenuti, questo degli «investimenti nell’utilità della nostra città», che però sembra partire da una base incoraggiante. «Anche in questo caso l’amministrazione comunale ha riscontrato la più ampia disponibilità da parte di Terna», ha concluso il vice sindaco Fanesi.

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