Avviata la progettazione di Adriatic Link, elettrodotto che unirà Marche e Abruzzo. Terna investe un miliardo di euro

La conferenza stampa di presentazione del progetto Adriatic Link
La conferenza stampa di presentazione del progetto Adriatic Link
di Massimo Foghetti
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Giovedì 18 Febbraio 2021, 07:45 - Ultimo aggiornamento: 08:52

FANO - Grazie alla costruzione di un’infrastruttura innovativa e rispettosa dell’ambiente, la cui progettazione è stata presentata ieri in Municipio a Fano dal gestore della rete elettrica nazionale Terna, le aziende fanesi, ma anche tutte quelle che operano nel territorio marchigiano, non soffriranno più di deficit di energia, deficit che non di rado in passato ha impedito lo sviluppo dell’apparato produttivo con ripercussioni negative sull’occupazione.

Il caso Profilglass
Il caso lamentato poco tempo fa dalla Profilglass, che insistentemente aveva richiesto una nuova cabina elettrica poi ottenuta, è sintomatico. L’azienda Terna ha avviato la progettazione partecipata di un nuovo elettrodotto sottomarino in corrente continua che unirà Fano a Villanova di Cepagatti in Abruzzo: il cosiddetto Adriatic Link “invisibile” per 285 chilometri che sarà realizzato con oltre un miliardo di euro di investimento e il coinvolgimento di 120 imprese specializzate. Ieri mattina il progetto è stato presentato nella sala della Concordia da Giacomo Donnini, responsabile del settore sviluppo e progetti speciali di Terna, dal vicepresidente della giunta regionale Mirco Carloni, dal sindaco di Fano Massimo Seri, dal sindaco di Cartoceto Enrico Rossi e dal vicesindaco di Fano Cristian Fanesi.

Partita la concertazione
E’ partita già una fase consultiva e propedeutica nei territori coinvolti che dovrebbe portare entro il 2024 all’inizio dei lavori. Ieri pomeriggio si è svolto il primo incontro con i portatori di interessi per concordare percorsi e localizzazioni. In pratica si raddoppia la linea esistente, consentendo così al nostro territorio di non subire un blackout in caso di guasto in una delle linee in esercizio. «E’ un intervento straordinario – ha dichiarato il sindaco Massimo Seri - che migliorerà in maniera sensibile l’efficienza dei servizi. Non dall’energia elettrica dipendono molti aspetti della nostra vita quotidiana. Per il territorio fanese poi si tratta di una iniziativa estremamente importante che sosterrà tutto il sistema produttivo, soprattutto in estate quando l’attività triplica».

«I benefici introdotti dal nuovo progetto – ha aggiunto il vicepresidente regionale Carloni – oltre che dal punto di vista economico si faranno sentire anche da quello ambientale. Già la scelta della corrente continua limita di molto la dispersione, che viene altresì contenuta dalla possibilità di stoccare l’energia prodotta dalle fonti rinnovabili, quando la rete non ne ha bisogno».  Soddisfatto anche il sindaco di Cartoceto Enrico Rossi nel cui territorio sorgerà una stazione di conversione, mentre altre 2 sono previste a Fano.

Progetto strategico
«Quello di Adriatic Link è un progetto strategico per il sistema elettrico nazionale - ha affermato Giacomo Donnini responsabile sviluppo e progetti speciali di Terna -, in generale per il processo di decarbonizzazione che è in atto e le cui linee guida sono state definite dal piano nazionale energia e clima predisposte dal governo. Di fatto questa opera è stata inserita proprio fra quelle necessarie per il piano stesso. Il collegamento in corrente continua, tra Marche e abruzzo, permetterà di incrementare in modo significativo il transito di energia tra il Centro Sud e il Centro Nord. Oggi diamo avvio alla fase di concertazione con il territorio secondo il processo di progettazione partecipata seguito da Terna per la realizzazione delle proprie opere, che si concluderà nel corso dell’anno. A partire dal prossimo anno sarà avviato l’iter formale di autorizzazione che prevediamo si possa concludere nel 2024 e da qui poi inizierà la parte di realizzazione vera e propria».

Opera "invisibile" per 285 chilometri
Il nuovo elettrodotto progettato da Terna sarà lungo complessivamente circa 285 chilometri e sarà costituito da un cavo sottomarino e da due cavi terresti interrati per il collegamento con la terraferma e da alcune stazioni di conversione situate nelle vicinanze delle rispettive stazioni elettriche esistenti di Cepagatti in Abruzzo e Fano. Sarà realizzato un incremento di circa 1.000 megawatt di potenza, aumentando l’efficienza, l’affidabilità e la resilienza della rete elettrica di trasmissione. L’opera sarà fondamentale per aumentare la sicurezza della trasmissione dell’energia elettrica dal Sud verso le Marche che con il - 67% (dati 2019), è la regione italiana con il più alto deficit tra energia consumata ed energia prodotta.

Si tratta di una infrastruttura particolarmente apprezzabile dal punto di vista ambientale, in quanto favorirà lo sviluppo e l’integrazione delle fonti rinnovabili coerentemente con gli obiettivi per la decarbonizzazione delineati dal Piano nazionale integrato energia e clima.

Il parere favorevole di Arera
Per questo, l’Adriatic Link, su cui recentemente anche Arera ha espresso giudizio favorevole nel parere inviato al Mise, si inserisce tra i principali progetti di sviluppo rete pianificati da Terna che, con quasi 9 miliardi di euro di investimenti previsti nel piano industriale 2021-2025, rafforza ulteriormente il proprio ruolo di regista e abilitatore della transizione energetica, nonché quello dell’Italia di hub elettrico dell’Europa e dell’intera area mediterranea.

La posa dei cavi in mare raggiungerà una profondità massima di 250 metri, mentre per gli approdi in terra si ricorrerà all’utilizzo della tecnica della perforazione orizzontale controllata (Toc) che permette di installare la tubazione annullando l’impatto dei lavori sul litorale e garantendo la necessaria protezione del collegamento elettrico in caso di erosione costiera. In corrispondenza della battigia i cavi verranno posati ad una profondità tra i 4 e gli 8 metri. Il tracciato terrestre, di una lunghezza totale di circa 35 chilometri (circa 15 per la tratta marchigiana e circa 20 per quella abruzzese) utilizzerà per lo più la viabilità stradale esistente attraverso la posa di due cavi all’interno di piccole trincee larghe 80 centimetri e profonde 1,60 metri.

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