Riceci, Tiviroli in commissione: «L’idea della discarica l'ha avuta l’imprenditore di San Marino». Il caso della foto alle nozze di Gambini

Tiviroli in commissione: «L’idea della discarica l'ha avuta l’imprenditore di San Marino». Il caso della foto alle nozze di Gambini. Nella foto Mauro Tiviroli (secondo da sinistra) a palazzo San Macuto
Tiviroli in commissione: «L’idea della discarica l'ha avuta l’imprenditore di San Marino». Il caso della foto alle nozze di Gambini. Nella foto Mauro Tiviroli (secondo da sinistra) a palazzo San Macuto
di Lorenzo Furlani
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Giovedì 29 Febbraio 2024, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 15:34

PESARO Pacata nella prima parte incentrata sull’esposizione dell’amministratore delegato di Marche Multiservizi, scoppiettante nella seconda quando i commissari hanno iniziato a porre domande. L’audizione di ieri di Mauro Tiviroli alla commissione parlamentare di inchiesta sui rifiuti non ha deluso le aspettative, rivelandosi la più interessante tra quelle finora svolte sulla maxi discarica di Riceci. Non ci sono stati colpi di scena, ma qualche sorpresa sì.

Mauro Tiviroli (secondo da sinistra) al matrimonio del sindaco di Urbino con Fabbrizioli e Aguzzi

Le informazioni istituzionali

Innanzitutto, Tiviroli ha dichiarato che del progetto aveva informato il sindaco di Petriano e quello di Urbino, ovvero i referenti istituzionali coinvolti territorialmente dall’impianto per rifiuti speciali non pericolosi da realizzare nell’area della piccola discarica dismessa di Petriano, vicino alla zona industriale di Ponte Armellina. «E se n’è parlato - ha aggiunto - con i principali soci in incontri non specifici sulla strategia dell’azienda».

Soprattutto, l’amministratore delegato di Marche Multiservizi ha dichiarato che l’idea di soddisfare in questo modo le esigenze delle imprese del territorio non è venuta all’azienda pesarese bensì all’imprenditore di San Marino Ambrogio Rossini, 88 anni, che abitualmente smaltisce gli scarti della sua cartiera nella discarica di Ca’ Asprete di Tavullia. Per questo Mms ha sborsato (il 20 dicembre 2022), prima dell’autorizzazione dell’impianto, 3,2 milioni di euro per acquisire il 40% della società Aurora di Rimini, che aveva commissionato il progetto e opzionato i terreni (gli altri due closing per 21,5 milioni previsti dopo l’eventuale sì della Provincia e dopo i primi tre anni di esercizio della discarica, per l’acquisizione totale della società, sono stati solamente accennati).

La crescita dell'azienda

In modo flemmatico, tradendo una leggera emozione iniziale, Mauro Tiviroli ieri a palazzo San Macuto ha ricostruito preliminarmente le attività svolte e la crescita di Mms da quando nel 2002 il partner industriale (Saebo, diventato nel 2003 Hera), che lui da 22 anni rappresenta, ha vinto la gara europea per entrare nella società pubblica pesarese dei servizi. Ha spiegato anche la razionalizzazione compiuta delle partecipazioni societarie, finché il presidente della commissione, per i tempi contingentati prima dei lavori dell’aula, l’ha sollecitato a entrare nel merito di Riceci.

A quel punto l’audizione si è vivacizzata. Tiviroli ha dichiarato che Ambrogio Rossini gli ha proposto l’idea della discarica nel 2021, nel 2022 l’imprenditore ha iniziato a contattare i proprietari dei terreni di Riceci per le opzioni di acquisto, la proposta formale di collaborazione è arrivata a Mms nell’ottobre 2022: subito via libera dal consiglio di amministrazione alla trattativa e approvazione dell’operazione all’unanimità dopo due mesi (mancava nel cda solo Margherita Pedinelli).

Il pulper a Ca' Asprete

A detta di Tiviroli, è stato l’imprenditore 88enne a verificare che a Riceci c’è quella piccola valle che un tempo accoglieva la discarica comunale e ha pensato di costruire lì l’impianto (per smaltire ogni anno i 4/5 di tutti i rifiuti produttivi indifferenziati e residui del recupero degli urbani prodotti nelle Marche) perché «è stanco di elemosinare gli spazi» a Ca’ Asprete per il pulper della sua cartiera.

Su questa idea da lui avuta, che risolverebbe i problemi delle imprese («le Marche esportano un terzo dei rifiuti speciali non pericolosi») e garantirebbe la crescita aziendale («il business è utile anche a ridurre la Tari»), Tiviroli ha affermato che allora in azienda «avevamo la testa concentrata sul biodigestore, molto contrastato da parte di tutti.

Se avessimo avuto noi l’idea e l’avessimo lasciata ad altri pagando 3,2 milioni, il mio presidente esecutivo di Hera mi avrebbe già licenziato».

La battuta sul poker

Il più incalzante dei commissari, Francesco Emilio Borrelli, dopo aver fortemente criticato Tiviroli per una battuta sul poker («abbiamo detto: andiamo a vedere la proposta della discarica, come si dice a poker»), ha chiesto all’ad di Mms dell’incontro con l’agente immobiliare di Gallo, che aveva dichiarato di aver parlato con lui prima di contattare i proprietari dei terreni. Tiviroli ha negato l’incontro come ha negato di aver partecipato a un matrimonio con i principali soggetti pubblici coinvolti nella vicenda. Pertanto, la commissione acquisirà l’audio dell’intervista a Della Betta del Corriere Adriatico e la fotografia che ritrae Tiviroli con il sindaco di Petriano e l’assessore regionale Aguzzi al matrimonio del sindaco di Urbino nel dicembre 2021.

Sono state richieste le audizioni di Maurizio Mazzoli, ex esponente del cda, per la vicenda dei terreni, e dell’imprenditore Ambrogio Rossini, che aveva dichiarato di essere stato invitato da “qualche politico” a costruire la discarica a Riceci.

Ricorso al Tar di Petriano

Successivamente il sindaco di Petriano, Davide Fabbrizioli, nella sua audizione alla commissione parlamentare di inchiesta sui rifiuti ha affermato che l’amministrazione comunale sta valutando con un consulente legale la possibilità di ricorrere al Tar contro l’atto della Provincia del 22 gennaio scorso che ha concesso all’azienda Aurora altri 180 giorni di sospensione del procedimento di autorizzazione della discarica di Riceci per rispondere alle richieste di integrazioni progettuali del Genio civile della Regione.

Fabbrizioli ha comunicato che il Comune ha avviato la procedura di caratterizzazione del sito che fino all’inizio degli anni ‘90 ospitava una piccola discarica comunale di rifiuti urbani. Se sarà necessario si procederà alla sua bonifica. Inoltre , l’amministrazione comunale al fine di tutelare il proprio paesaggio da un punto di vista ambientale ha inviato una richiesta di valutazione di interesse pubblico dell’area collinare.

Incontri sul polverino

Riguardo alla vicenda dei rifiuti, rispondendo alle domande dei commissari, Fabbrizioli ha dichiarato che nell’estate 2021 ha partecipato ad incontri informali con alcuni imprenditori e Marche Multiservizi in cui si è parlato di un impianto di gestione e trattamento del polverino, residuo dei mobilifici, ma non se ne è fatto niente, perché non c’erano le condizioni tecniche: «non è possibile un’economia circolare». Ha detto di aver incontrato una volta l’imprenditore Ambrogio Rossini.

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