Riceci, l'ad di Marche Multiservizi Tiviroli convocato dalla commissione d'inchiesta. Le criticità del progetto da chiarire

Riceci, l'ad di Marche Multiservizi Tiviroli convocato dalla commissione d'inchiesta. Le criticità del progetto da chiarire
Riceci, l'ad di Marche Multiservizi Tiviroli convocato dalla commissione d'inchiesta. Le criticità del progetto da chiarire
di Lorenzo Furlani
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Lunedì 26 Febbraio 2024, 05:10 - Ultimo aggiornamento: 12:03

PESARO Mercoledì sarà la volta dell’amministratore delegato di Marche Multiservizi, a seguire il sindaco di Petriano.

L'inchiesta sui rifiuti

Mauro Tiviroli è stato convocato per le 8,30 a Roma, a palazzo San Macuto, dalla commissione parlamentare di inchiesta sui rifiuti per l’istruttoria avviata sulla maxi discarica progettata per la valle di Riceci di Petriano. Là la società Aurora, partecipata al 40% da Marche Multiservizi, vorrebbe interrare 200mila tonnellate all’anno, per 25 anni, di rifiuti produttivi indifferenziati o residui di attività di recupero di rifiuti, pari secondo il progetto ai 4/5 della produzione di tutte le Marche.

Dopo di lui, mercoledì, toccherà al sindaco Davide Fabbrizioli di Petriano esporre i fatti e rispondere alle domande di deputati e senatori, che hanno già ascoltato l’assessore regionale Aguzzi e il presidente della Provincia Paolini.

Audizione centrale

L’audizione di Tiviroli è centrale in questa fase dell’istruttoria perché a lui conducono in qualche modo le principali criticità emerse nella vicenda di Riceci e in gran parte già spuntate nei lavori della commissione.

In particolare, i commissari vogliono fare luce sulla scelta di Marche Multiservizi di realizzare la discarica in partnership con l’azienda Ecoservizi di San Marino, invece di operare in proprio come fatto con il progetto del digestore anaerobico.

La conseguenza è l’impegno già sottoscritto per sborsare in tre fasi, nel caso di autorizzazione del progetto da parte della Provincia, 25 milioni di euro per acquisire la società Aurora di Rimini, secondo l’operazione messa a punto dalle strutture aziendali di Mms con l’ausilio del gruppo Hera e di uno studio privato. Per la prima quota di Aurora già sono stati pagati 3,2 milioni di euro, prima dell’eventuale autorizzazione.

Il vantaggio competitivo

Riguardo al vantaggio competitivo della società di Rimini, che aveva già opzionato i terreni di Riceci e commissionato il progetto quando propose (nell’ottobre 2022) la collaborazione a Mms, rilevanti sono le dichiarazioni di Ambrogio Rossini, l’imprenditore 88enne sammarinese referente di Ecoservizi (rilasciate alla stampa e confermate in un secondo momento), secondo le quali avrebbe accettato la proposta ricevuta “da qualche politico” di realizzare una discarica a Riceci purché insieme a Marche Multiservizi.

La compravendita dei terreni

Inoltre, l’agente immobiliare di Gallo di Petriano, Mauro Della Betta, che fu il primo a contattare (già nell’estate 2021) i proprietari dei terreni di Riceci per la compravendita, ha affermato di aver incontrato Tiviroli, il quale gli avrebbe spiegato «perché l’ho preteso, visto che vivo qui e che avrei dovuto metterci la faccia con i proprietari, in che cosa consistesse la discarica».

In un primo momento aveva anche dichiarato che Tiviroli gli aveva detto quale fosse il lavoro da fare, precisando che poi l’avrebbe contattato un avvocato della società Ecosun (originario nome di Aurora). All’incontro sarebbe stato presente il sindaco Fabbrizioli, che interpellato ora afferma di non aver memoria di quei contenuti, precisando che in quel periodo i contatti con Mms riguardavano vari temi.

Marche Multiservizi in seguito ha negato di aver incaricato Della Betta e lo stesso professionista ha puntualizzato di essere stato incaricato da Ecosun, per quanto in sostanza avesse parlato del contatto preliminare per l'incarico (la sua intervista è ascoltabile sul sito web del Corriere Adriatico). 

La mancata trasparenza

Altro tema interessante per i commissari è la mancata trasparenza sull’operazione, posto che nel bilancio sono stati riportati solamente dati parziali e nell’assemblea dei soci successiva alla firma del contratto e alla presentazione del progetto presidente e amministratore delegato di Marche Multiservizi hanno taciuto l’argomento.

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