Riceci, affare da 25 milioni taciuto ai soci di Marche Multiservizi dopo la firma del contratto. Problema di governance

Riceci, affare da 25 milioni taciuto ai soci di Marche Multiservizi dopo la firma del contratto. Problema di governance. Nella foto, la sede aziendale
Riceci, affare da 25 milioni taciuto ai soci di Marche Multiservizi dopo la firma del contratto. Problema di governance. Nella foto, la sede aziendale
di Lorenzo Furlani
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Sabato 24 Febbraio 2024, 06:45 - Ultimo aggiornamento: 11:29

PETRIANO L’operazione Aurora per realizzare la discarica di Riceci è stata tenuta sottotraccia dal presidente e dall’amministratore delegato di Marche Multiservizi nell’assemblea dei soci che 10 mesi fa approvò il bilancio aziendale del 2022.

Il caso


I due amministratori, nel fornire ai soci un quadro della gestione e dei fatti societari salienti, pur parlando delle esigenze di impianti per i rifiuti e di crescita dimensionale, non hanno riferito il progetto per una maxi discarica da 5 milioni di metri cubi di rifiuti produttivi nel comune di Petriano, nonostante esso fosse stato già presentato (due mesi prima) in Provincia per l’autorizzazione e nonostante il contratto vincolante fosse stato già sottoscritto (quattro mesi prima) per rilevare dall’azienda Ecoservizi di San Marino la società Aurora (che aveva commissionato il progetto e opzionato i terreni) al prezzo di 25 milioni di euro in tre closing (di cui il primo per 3,2 milioni eseguito alla data del contratto) .

La commissione

Il sindaco di Urbino, Maurizio Gambini, davanti alla commissione parlamentare di inchiesta sui rifiuti, martedì scorso ha negato che possano esserci opacità perché «il consiglio di amministrazione ha deliberato tutti i passaggi» e la scelta «è stata ratificata da tutti i sindaci in sede di bilancio consolidato ad aprile 2023, con la nota integrativa dove apparivano tutte le operazioni che Mms ha realizzato, dall’impianto di biodigestione, all’acquisizione della società Macero Maceratese, all’adesione alla società Aurora.

La relazione è stata votata quasi all’unanimità con l’astensione di un solo assessore. Tutti eravamo a conoscenza di quello che stava facendo Marche Multiservizi».

In realtà nel bilancio consolidato, consegnato in mano ai soci solamente il giorno dell’assemblea per quanto la documentazione relativa fosse stata depositata a norma del Codice civile 15 giorni prima nella sede, sono stati inseriti solamente dati parziali in 5 righe su 176 pagine: ovvero l’acquisto per 2,9 milioni del 40% di Aurora e la sottoscrizione per 266mila euro dell’aumento di capitale per la «realizzazione e gestione di impianti di trattamento e smaltimento rifiuti».

Le informazioni negate

Non sono stati indicati né Riceci, né la tipologia e le quantità dei rifiuti, né il partner di San Marino, né il valore complessivo dell’acquisizione, mentre per Macero Maceratese sono stati riportati anche i venditori e l’onere totale con il secondo closing da eseguire.

Soprattutto, l’affare Aurora è stato taciuto nelle relazioni all’assemblea del presidente di Mms, Andrea Pierotti, e dell’amministratore delegato, Mauro Tiviroli, che invece hanno citato le altre acquisizioni. Eppure la discarica di Riceci, se la Provincia l’autorizzasse, costituirebbe la principale attività aziendale per il prossimo quarto di secolo.

Perciò, al contrario di quanto affermato da Gambini, i sindaci non sono stati messi nelle condizioni di sapere cosa fosse stato deliberato; quasi tutti non ne sapevano niente, come testimoniato anche dal sindaco di Pesaro che detiene la partecipazione pubblica più rilevante.

Il verbale dell'assemblea 

Tutto questo si evince dal verbale dell’assemblea dei soci del 20 aprile 2023. «Il 2022 ha visto anche l’importante acquisizione di Macero Maceratese, operante nel settore del recupero e riciclaggio di carta e cartone a mercato - ha affermato il presidente Pierotti -. Le prossime sfide sono rappresentate dall’approvvigionamento idrico e l’impiantistica di trattamento e smaltimento dei rifiuti».

«Il perimetro di consolidamento comprende oltre a Green Factory, Mms Falconara e Macero Maceratese, quest’ultima acquisita a giugno 2022 - ha dichiarato l’ad Tiviroli -. Resta il tema della crescita dimensionale che è assolutamente necessaria per ogni azienda». Nessuno dei due ha citato Aurora o Riceci nonostante fosse pertinente farlo per i temi che hanno trattato.

La mancata trasparenza

Il paradosso è che Pierotti e Tiviroli hanno elogiato «il modulo organizzativo e gestionale della società mista» che con il caso Riceci ha evidenziato un clamoroso problema di governance, non solo per il mancato controllo pubblico sulle scelte strategiche dell’azienda dei servizi partecipata a maggioranza dagli enti pubblici territoriali ma addirittura per la mancata conoscenza pubblica dei progetti perseguiti che hanno un forte impatto ambientale, sociale e politico sulla comunità locale. Il dibattito pubblico trasversale contrario al progetto, iniziato già prima che fossero compiuti da Marche Multiservizi gli atti vincolanti, non ha frenato l’azienda, ha solamente reso più rigida ed estesa la mancanza di trasparenza.

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