Riceci, affare da 25 milioni per Aurora: la commissione d'inchiesta chiede il verbale di Marche Multiservizi

Riceci, affare da 25 milioni per Aurora: la commissione d'inchiesta chiede il verbale di Marche Multiservizi. Nella foto una manifestazione a Riceci
Riceci, affare da 25 milioni per Aurora: la commissione d'inchiesta chiede il verbale di Marche Multiservizi. Nella foto una manifestazione a Riceci
di Lorenzo Furlani
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Lunedì 19 Febbraio 2024, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 12:05

PETRIANO Dopo le prime due audizioni c’è un’accelerazione dell’istruttoria sulla discarica di Riceci avviata dalla commissione parlamentare di inchiesta sui rifiuti, che acquisirà una serie di documenti.
Nelle domande poste dai commissari giovedì scorso a palazzo San Macuto al presidente della Provincia di Pesaro Urbino, Giuseppe Paolini, sono rimbalzate in vario modo le contraddizioni, le criticità e anche le opacità della vicenda. 

Gli interrogativi

Perché Marche Multiservizi ha deciso di procedere con il progetto di una maxi discarica per rifiuti produttivi nel comune di Petriano attraverso un partner economico, invece di operare in proprio avendo le professionalità e le capacità tecniche necessarie? Perché ha scelto di collaborare con la ditta Ecoservizi di San Marino, fondata 4 anni fa da una nonnina sammarinese ora novantenne, impegnandosi a comprare la società di scopo Aurora di Rimini, costituita da questo partner meno di tre anni fa, per la bellezza di 25 milioni di euro, ovvero circa mille volte il capitale sociale della stessa Ecoservizi, pari a 25.500 euro?

Le incongruenze

Per uscire dal campo delle opinioni e fondare l’accertamento su dati oggettivi, viste anche le incongruenze emerse tra le dichiarazioni del presidente della Provincia e quelle rilasciate due settimane prima dall’assessore regionale all’ambiente Stefano Aguzzi sull’iter della richiesta di autorizzazione dell’impianto, il deputato Dario Iaia ha chiesto che la commissione (che può operare con i poteri della magistratura) acquisisca gli atti fondamentali dell’operazione. Innanzitutto il verbale, con la relativa delibera, della seduta del consiglio di amministrazione di Marche Multiservizi del 12 dicembre 2022 in cui fu approvata all’unanimità la proposta dell’amministratore delegato Mauro Tiviroli di comprare in tre fasi la società Aurora per complessivi 25 milioni di euro allo scopo di realizzare una discarica nella piccola valle di Riceci, in vista di Urbino, dove interrare 5 milioni di metri cubi di rifiuti in 25 anni.

L'atto negato ai sindaci

Si tratta del documento tenuto riservato da Marche Multiservizi come se le informazioni contenute costituissero il terzo segreto di Fatima nonostante il dibattito pubblico sviluppato sul progetto per l’opposizione dei cittadini e la contrarietà di tutte le forze politiche.

Un atto negato dall’azienda anche ai sindaci soci e reso noto per l’evidente interesse pubblico con una fondamentale azione di trasparenza dal Corriere Adriatico, grazie a una fonte fiduciaria, nel luglio scorso.

Iaia ha anche chiesto la visura della società Aurora con i tutti i bilanci dalla costituzione e l’analogo documento dell’autorità di San Marino riguardante Ecoservizi con i relativi bilanci dalla sua nascita.

Il no di Aguzzi

Riguardo alla querelle tra Provincia e Regione sulla distanza della discarica dal centro abitato di Gallo, la deputata Carmela Auriemma ha suggerito a Paolini di acquisire agli atti della conferenza dei servizi della Provincia il verbale dell’audizione precedente di Aguzzi che contiene il parere negativo della Regione sulla compatibilità di tale distanza.

La criticità dei 3,2 milioni

La senatrice Silvia Fregolent ha evidenziato la criticità, per la partecipazione pubblica maggioritaria in Marche Multiservizi, dei 3,2 milioni già spesi per rilevare il 40% di Aurora nel caso di una bocciatura del progetto da parte della Provincia. Chi ne risponderebbe? Domani alle 9 verrà ascoltato il sindaco di Urbino, Maurizio Gambini.

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