La rivolta dei medici di base: «Noi siamo pronti, fateci vaccinare i pazienti»

Pesaro, la rivolta dei medici di base: «Noi siamo pronti, fateci vaccinare i pazienti»
Pesaro, la rivolta dei medici di base: «Noi siamo pronti, fateci vaccinare i pazienti»
di Letizia Francesconi
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Lunedì 15 Febbraio 2021, 09:38

PESARO - A cinque giorni dalla partenza i medici di medicina generale e parte delle équipe territoriali di cui quattro nella nostra provincia, chiedono di essere coinvolti, a pieno titolo, nella campagna vaccinale Covid degli over 80.

E’ quanto rimarcano Massimo Magi e Dario Bartolucci, rispettivamente segretario regionale e provinciale di Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) e con loro anche altri medici pesaresi fra cui Marco Del Bianco e Danilo De Santi.

Mentre la medicina di base attende il primo incontro di mercoledì con il Servizio Salute regionale per cercare l’intesa sul proprio coinvolgimento, da ieri sono iniziate dopo settimane di attesa anche le prime chiamate vaccinali per gli odontoiatri e liberi professionisti, che rappresentano una fetta importante di sanitari, non ancora vaccinati. 

 

La disponibilità

«Tutti i medici di famiglia del territorio – commenta il dottor Del Bianco (coordinatore delle unità speciali Usca) – si rendono disponibili per l’organizzazione e la presa in carico delle vaccinazioni sui pazienti ultraottantenni, purché si parli di un coinvolgimento totale adeguato al servizio che prestiamo, proprio come accade per la normale vaccinazione. Va però rimarcata a mio giudizio la differenza fra una campagna vaccinale over 80 di massa e mediatica, come quella che è stata presentata dalla Regione, rispetto ad una campagna in cui deve essere garantita un’organizzazione capillare sul territorio, dai capoluoghi all’entroterra, per raggiungere il maggior numero di anziani possibile, e che può essere garantita solo attraverso la conoscenza diretta fra medici di famiglia e propri assistiti». Per fare questo serve però chiarezza e una serie di garanzie che possono arrivare solo dopo il confronto con la Regione. In numeri, mediamente ogni medico di base conta circa 200-220 anziani ultraottantenni, che spesso visita solo a domicilio. «La richiesta che congiuntamente e unitariamente presenteremo in Regione - osservano i referenti Fimmg locali, Magi e Bartolucci – è relativa alla gestione dell’intera campagna di somministrazione sulla popolazione anziana con un sistema misto, ciò significa che ogni équipe medica territoriale in cui è divisa anche la provincia di Pesaro, può programmare le somministrazioni suddividendo fra anziani da vaccinare nei propri ambulatori e altri ultraottantenni invalidi o allettati casa per casa. Per fare questo però una convenzione che ad oggi manca e dove chiediamo alla Regione di garantirci i quantitativi di dosi sufficienti per gestire questo tipo di pazienti». 
Specialisti ambulatoriali
«E’ la chiamata che si aspettava da fine gennaio – commentano Paolo Battistini, presidente dell’Ordine dei medici e Daniele Martinelli referente dell’Albo Odontoiatri – e la prima dose anti- Covid è stata inoculata ieri a odontoiatri e specialisti ambulatoriali. I nostri appelli alla Regione per accelerare le procedure sono stati ascoltati dopo settimane di incertezza, anche se ad essere chiamati per ora, solo poche decine di professionisti intorno ai 40 odontoiatri vaccinati nelle strutture ospedaliere di Fossombrone e Urbino. Molti altri però mancano ancora all’appello. Solo gli odontoiatri iscritti in provincia, sono circa 300 e per questo l’Ordine ha fatto partire una circolare informativa per conoscere i nominativi di quanti ancora non hanno ricevuto dal Servizio Salute la chiamata per le varie sedi sul territorio».

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