ANCONA - Il Covid non dà tregua, l’emergenza non si arresta. E la drammatica conta dei morti peggiora quotidianamente. All’Inrca si è consumata una giornata tragica: in 24 ore sono deceduti cinque nonnini che hanno perso la loro personale battaglia per la sopravvivenza. Soffrivano tutti di altre patologie, aggravate però dal virus maledetto.
L’istituto geriatrico della Montagnola piange tre donne anconetane di 91, 93 e 98 anni, un 91enne di Loreto e una 91enne di Osimo. Cinque fragili vite spezzate dal Covid. Il sesto decesso di giornata si è invece registrato al Carlo Urbani, dove si è spenta una 97enne di Jesi. Sale così a 545 l’impressionante bilancio delle vittime della pandemia nella provincia di Ancona.
Resta critica la situazione all’Inrca dove, al netto delle ultime perdite, sono ricoverate 44 persone contagiate. I vertici del geriatrico si era già visti costretti ad estendere i reparti Covid, a costo di ridimensionare l’area chirurgica, dirottando nella sede di Osimo parte delle specialità. Ora si naviga a vista, analizzando di volta in volta la situazione, nella speranza di non dover ricorrere a nuovi provvedimenti estremi che rischierebbero di compromettere ulteriormente l’attività ordinaria.
Resta da allarme rosso anche la situazione a Torrette, dove ieri si è toccato il nuovo record di ricoveri dall’inizio della seconda ondata della pandemia.