Nuova disciplina Covid per i bimbi in scuole e asili: stop a giochi e merende

Pesaro, nuova disciplina Covid per i bimbi in scuole e asili: stop a giochi e merende
Pesaro, nuova disciplina Covid per i bimbi in scuole e asili: stop a giochi e merende
di Letizia Francesconi
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Venerdì 11 Settembre 2020, 03:55 - Ultimo aggiornamento: 08:32

PESARO - Nidi e scuole materne: ritorno in sicurezza o, almeno, è quanto previsto dalle linee guida post Covid del Protocollo anti contagio, presentato ieri alle parti sociali dal dirigente dei Servizi Educativi del Comune di Pesaro , Valter Chiani.



Un documento corposo, che introduce nuove regole e nuove modalità di comportamento e di gestione dei più piccoli. Regole che dovranno tradursi ora nella pratica, e non senza difficoltà delle educatrici e delle maestre, che dovranno abituare i bambini a rimanere divisi in gruppi e gruppetti, a non scambiarsi giochi o quaderni, penne o altri strumenti.

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La sintesi
Questo in sintesi è quanto contenuto nel primo Patto di corresponsabilità educativa fra scuola e famiglie, voluto dall’assessore alla Crescita, Giuliana Ceccarelli. Un documento, che dovrà essere firmato dal genitore e riconsegnato poi ai plessi, valido per tutti i bimbi da 0 a 6 anni. Si va oltre alla nuova organizzazione delle “bolle” condivisa dai Servizi Educativi comunali con i plessi all’infanzia e le operatrici, che prevede il formarsi di gruppi di 7-8 bimbi per l’infanzia, affidati sempre alla stessa educatrice, mentre per la primaria gruppi di 15-16 bambini ogni classe, e sempre sotto l’occhio vigile della stessa maestra e dello stesso personale ausiliario. Il patto: parte oggi la campagna formativa e di invio del patto alle famiglie. Per tutti rilevazione della temperatura obbligatoria, che è compito delle educatrici, dotate di visiera trasparente o mascherina. 
L’intesa
«L’intesa fra scuola e famiglie – evidenzia l’assessore Ceccarelli – prevede come prima misura, più punti di ingresso anche da entrate diverse. Si chiede quindi ai genitori che accompagnano il proprio bambino, di rispettare le indicazioni e la segnaletica a terra per evitare affollamenti. Ogni plesso poi si organizza a sé e per i bimbi che arrivano in scuolabus, all’accoglienza ogni scuola avrà all’esterno personale ausiliario, per accompagnarli fino alla propria classe. Mascherina non obbligatoria, sotto i sei anni. I genitori dovranno invece rimanere fuori ed evitare di entrare all’interno dell’edificio scolastico, se non per necessità di segreteria o per riprendere il bambino nei casi più urgenti». Fra le normative più stringenti, non potranno essere portati né giochi, né la classica merenda fatta in casa, ma solo se confezionata. Una regola comune questa ai gruppi “bolla”. Per i più piccoli dell’asilo poi, ogni gruppo bolla, avrà all’esterno spazi riservati ben precisi, dove fare attività e giocare ed è facoltà delle educatrici suddividere ancora i gruppetti per farli giocare anche a gruppi di tre. Il patto, prevede anche la possibilità di far ambientare i piccoli alla presenza del proprio genitore con l’educatrice, ma formando gruppi di non più di cinque coppie, bambino-genitore. Nuovi spazi: le regole di prevenzione del contagio, impongono nuove modalità didattiche e si chiede anche l’aiuto della famiglia nel far comprendere al bambino, che tutto ciò che si poteva fare prima in classe, ora dev’essere ridimensionato. Una disciplina che si farà più rigida alla primaria dove sarà chiesto ai bambini di non alzarsi o andare dal compagno di banco: in caso di comportamenti reiterati potrebbero scattare anche delle note disciplinari e degli ammonimenti. 
Responsabilizzazione
E anche le famiglie quindi dovranno essere responsabilizzate maggiormente sulla base delle nuove linee guida. Assenze controllate: particolarmente stringenti le regole per riammettere in caso di assenza o malattia i più piccoli. Il patto semplifica e divide la casistica fra sintomi collegabili al Covid e altri. Nel primo caso è obbligatorio il certificato medico del pediatra dopo l’eventuale tampone e la guarigione, per essere riammesso a scuola. Nel caso invece di assenze, che non hanno nulla a che fare con il virus, ma superiori ai tre giorni, alla famiglia verrà richiesto di compilare un’autocertificazione, che attesti che il bimbo non ha mai avuto sintomi Covid né è stato a contatto con familiari o persone positive. Ora comincerà la verifica del protocollo e conseguente monitoraggio. Le parti sociali, Vania Sciumbata e Maria Grazia Tiritiello, di Cgil e Uil, si augurano collaborazione.

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