Scuola, sono 220 le aule inadeguate nelle Marche: «C'è anche la didattica a distanza»

Scuola, sono 220 le aule inadeguate nelle Marche: «C'è anche la didattica a distanza»
Scuola, sono 220 le aule inadeguate nelle Marche: «C'è anche la didattica a distanza»
di Maria Teresa Bianciardi
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Lunedì 7 Settembre 2020, 09:09 - Ultimo aggiornamento: 10:19

ANCONA - L’Ufficio scolastico regionale delle Marche resta fermo sulle proprie posizioni. «Nelle scuole secondarie di II grado e per le classi ubicate in aule inadeguate gli studenti fruiscono di attività didattica in presenza e, in via complementare, di didattica digitale integrata». E a sostegno del percorso seguito per l’apertura dell’anno scolastico indica le linee guida per la Didattica digitale integrata e il piano Scuola 2020/21 approvato con il Decreto ministeriale 39 del 26 giugno. 



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Nel botta e risposta che da giorni è stato ingaggiato con l’assessorato regionale alla Pubblica istruzione, questo è il quarto capitolo di una polemica senza uscita. Perché se la Regione si è impuntata sulla didattica a distanza («non può essere la soluzione e la scuola si fa in presenza», ha spiegato l’assessore Loretta Bravi), l’Ufficio scolastico non cede di un millimetro con eventuali deroghe alle disposizioni ministeriali.
 
E l’incartamento - con polemica - è assicurato. Dopo l’ulteriore pressing da parte dell’assessorato regionale ha tirato le somme sull’attività svolta per garantire un rientro a scuola secondo le regole anti Covid. 
I nodi
«Il numero delle aule inadeguate è in corso di revisione in riduzione - spiega l’Usr Marche - a seguito degli interventi posti in essere dagli enti locali dopo i contatti con la Protezione civile. Il 14 settembre saranno 179 (erano 200) di cui 86 nelle scuole del I ciclo e 93 nelle scuole secondarie di I grado. Si è provveduto anche ad assegnare ulteriori posti docente alle scuole del I ciclo per consentire il temporaneo “sdoppiamento” delle classi dell’infanzia, della primaria e del primo grado ubicate in aule inadeguate, dando loro sede in più aule disponibili che seppur di minori dimensioni possano assicurare il distanziamento tra gli alunni e docente». Al tavolo regionale inoltre , sono state individuate ulteriori tipologie di bisogni attraverso i maggiori standard di pulizia e l’ aumento degli spazi disponibili , che possono determinare incrementi di carichi lavoro e quindi di personale. «La rilevazione di tali bisogni , effettuata tramite il sistema informativo presso le scuole, è stata completata il 4 settembre. Nei prossimi giorni si procederà all’assegnazione del relativo personale, sempre nei limiti delle disponibilità delle risorse già assegnate». Ma alla Regione, decisa a risolvere i nodi di 9 istituti superiori nelle Marche senza ricorrere alla didattica a distanza ma insistendo sullo sdoppiamento delle classi, queste risposte non bastano. 
Il pressing
«Sarebbe importante - la stoccata dell’assessorato - capire quale sia il modus operandi dell’Ufficio scolastico regionale e degli enti locali. Per quanto riguarda gli sdoppiamenti degli istituti superiori nell’entroterra, sono criticità prese in considerazione o trascurate nonostante la richiesta di Regione, presidi, genitori e parti sociali? Il Liceo Musicale di Fermo è oggetto di approfondimento? Attendiamo dall’Usr un monitoraggio e una comunicazione precisa della situazione e dell’organico assegnato alle Marche.

Purtroppo si avrà quello che si sarà stati capaci di chiedere». A una settimana dall’avvio dell’anno scolastico la strada è sempre più in salita.

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