"Disgelo" nelle spiagge: «Quest'anno i turisti saranno pesaresi. Noi pronti per giugno»

"Disgelo" nelle spiagge: «Quest'anno i turisti saranno pesaresi. Noi pronti per giugno»
"Disgelo" nelle spiagge: «Quest'anno i turisti saranno pesaresi. Noi pronti per giugno»
di Thomas Delbianco
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Sabato 25 Aprile 2020, 08:05

PESARO Bagnini al lavoro negli stabilimenti, inizia il “disgelo” delle spiagge. «Estate di prossimità, sotto l’ombrellone quest’anno la faranno da padrone i pesaresi». Una decina di giorni fa il decreto regionale che sbloccava l’avvio della sistemazione degli stabilimenti balneari e delle spiagge, in attesa delle decisioni del Governo sulle date della riapertura ai clienti.

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I primi bagnini al lavoro dopo la comunicazione al prefetto, poi alcuni giorni di pioggia, e ieri, con il ritorno del sole, diversi gestori hanno iniziato la manutenzione delle strutture balneari tra Sottomonte, Levante e Ponente. Per loro il weekend del 25 Aprile sarà di lavoro ma va bene così. «Non vedevamo l’ora di tornare nei nostri stabilimenti, che da più di un mese erano ancora in assetto invernale - dice Sabina Cardinali, titolare di Bagni Tino in viale Trieste e portavoce nazionale di Cna Balneari - Le strutture sono state, e lo sono ancora, impacchettate come se fossimo in pieno inverno».
 
«Attendiamo di capire quando potremo iniziare a lavorare definitivamente, lo vogliamo fare in completa sicurezza per noi che operiamo e per chi avrà accesso alle strutture ricettive. L’importante è poter essere qui e lavorare».
I tempi della riapertura? «Gli stabilimenti hanno bisogno di un mese e mezzo per essere pronti - risponde Cardinali - Se non ci fosse stato concesso di venire in spiaggia, avremmo corso il rischio di non essere preparati ad accogliere i bagnanti. Dobbiamo sistemare le cabine, verniciare, fare le piccole manutenzioni, non abbiamo avuto grosse mareggiate, ma c’è stato tanto vento e ci sono grosse dune. Interverranno anche i mezzi meccanici e le ruspe per livellare l’arenile e ripulirlo». Poi toccherà ripensare alla sistemazione degli ombrelloni e alle distanze di sicurezza tra le file. Con una consapevolezza: i clienti saranno stanziali. Il turista sarà il pesarese doc. O quasi. «Quest’anno - argomenta - le spiagge lavoreranno soprattutto con la prossimità, i pesaresi la faranno da padrone». 
Le richieste
Cosa chiedete alle istituzioni locali? «Tutte le imprese sono in difficoltà, di questo ne siamo coscienti - continua la portavoce nazionale di Cna Balneari - Ma il turismo è la parte economica che ha subito i danni peggiori in questo momento. Chiediamo un’attenzione sui tributi locali alla Regione e all’Amministrazione. Allo Stato chiediamo il rinnovo delle concessioni per 15 anni, perchè in Italia non tutti i comuni hanno adempiuto a questo rinnovo. Il Comune di Pesaro non lo ha ancora definito burocraticamente, ma l’ha già disposto per tutte le concessioni». Ieri mattina lungo la spiaggia di viale Trieste, gli ufficiali della Guardia Costiera di Pesaro ispezionavano, con la jeep, la zona marina per garantire il rispetto sulle misure di contenimento per l’emergenza Coronavirus.

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