FANO - Fano chiama spazio. È made in Italy per gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale, a produrla è la start up fanese, nelle Marche, Spacewear, che, unica, ha risposto a tutti i requisiti della NASA. Un esempio pienamente riuscito del made in Italy che raggiunge lo spazio.
Si chiama Smart Flight Suit2
È esclusivamente italiana la tuta indossata per la prestigiosa missione Ax – 3 (Axiom Mission 3) cui partecipa l’Astronauta Walter Villadei, pilota della missione, Colonnello di Aeronautica Militare. A produrla la start up fanese, nelle Marche, Spacewear: si chiama SFS2 (Smart Flight Suit2) ed ha superato tutti i test, le revisioni e le certificazioni richieste da NASA che stabilisce i requisiti per poter essere ammessi e testati all’interno della Stazione Spaziale Internazionale (ISS).
«Siamo orgogliosi – dice Corinna Sperandini di Spacewear – di questo risultato ottenuto con grande impegno, lavoro, passione e fatica, di tante competenze e professionalità che hanno creduto in questo progetto, La nostra SFS2 ha ottenuto da Nasa, unica nella Missione Ax-3, l’autorizzazione ad essere ammessa e testata all’interno della ISS il che è fondamentale e fa la differenza sostanziale! Il test verrà condotto con un timing di diverse giornate orari e operatività dell’astronauta lungo il corso dei 15 giorni all’interno della stazione che permetterà consistenti valutazioni e risultati. SFS2 ha ottenuto tutte le certificazioni necessarie, sia di materiali che di device. Il device è totalmente italiano e di fatto rappresenta un unicuum, è stato ammesso da NASA che ha una lista di device americani autorizzati già stabilita e dopo numerosissimi controlli ha accettato l’utilizzo del nostro device italiano».
Un grande passo (fanese) nella storia
Insomma la tuta di Spacewear entra a far parte della storia delle missioni spaziali, possedendo caratteristiche uniche, costruita con tessuti di ultima generazione e di inedita innovazione. dotata delle necessarie performance quali massima ignifugità, resistenza a liquidi e fluidi e di leggerezza mai realizzata prima.
La ricerca e le sinergie
La missione testimonia un successo del Made in Italy, anche grazie a Spacewear, ed è frutto di un notevole lavoro di ricerca che ha portato a far stringere sinergie tra scienziati, ingegneri ed esperti di design. La SFS2 è figlia infatti della SFS1 che era stata predisposta e testata per la missione scientifica del 29 giugno 2023 dell’Aeronautica Militare Virtute 1 nel volo Galactic 01. Già questa tuta aveva superato i test FAA per poter volare, che richiedeva requisiti molto stringenti. SFS2 ne è una diretta evoluzione e i risultati saranno utili anche per usi sul nostro pianeta terra e non solo nello spazio, guardando anche alla sostenibilità. Spacewear ha infatti già allo studio materiali innovativi, finalizzati a performance che eviteranno abbondantemente ad esempio l’utilizzo dell’acqua.