Quali sono i migliori ospedali per curare i tumori? Nella classifica pubblicata da Agenas spieggano Rozzano e Ancona. Ci sono poi i centri che sono da sottolineare per le cure, salgono sul podio di migliori ospedali d'Italia l'Istituto Clinico Humanitas di Rozzano e l'Azienda Ospedaliera Universitaria delle Marche. I due ospedali, il primo privato ed il secondo pubblico, figurano infatti al top nella classifica del Programma Nazionale Esiti (Pne) dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) sviluppato su mandato del ministero della Salute. Le due strutture hanno riportato una valutazione di qualità alta o molto alta per almeno 6 aree cliniche su un totale di 8 (cardiocircolatorio, respiratorio, chirurgia generale, chirurgia oncologia, osteomuscolare, nefrologia, sistema nervoso, gravidanza e parto).
La statistica
Nel 2022 circa un terzo delle strutture è stato valutato solo per una o due aree cliniche. Delle 331 strutture italiane valutate invece per almeno 6 aree cliniche, evidenzia il Pne, solo l'Istituto Clinico Humanitas di Rozzano ha una valutazione di qualità alta o molto alta per tutte le aree cliniche considerate, ovvero 7 su 8, tra i privati. Tra le strutture pubbliche, invece, quella che ha riportato una valutazione migliore è l'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, con qualità alta o molto alta in 6 aree. Nella stragrande maggioranza delle strutture ospedaliere tuttavia, si rileva nel rapporto, convivono aree di qualità alta o molto alta con aree di qualità di livello basso o molto basso.
La mappa
Aumenta il numero degli ospedali italiani classificati ad alta qualità per la maggioranza delle prestazioni. A evidenziarlo è il Programma nazionale esiti 2023 (Pne) dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali ( Agenas), sulla base di vari indicatori. La proporzione di strutture con livello di qualità alto o molto alto per almeno il 50% dell'attività svolta, rileva Agenas, è aumentata rispetto al 2021, passando dal 23% al 26% nel 2022. Rispetto alle varie aree di intervento, il Pne registra tuttavia delle «diseguaglianze nell'assistenza sanitaria». Con riferimento all'area cardiovascolare, ad esempio, si è registrata anche nel 2022 una proporzione minore di donne con infarto che accedono tempestivamente all'angioplastica coronarica: 43% rispetto al 54% degli uomini. Questo si traduce in un aumento della mortalità a 30 giorni. Per la frattura di femore nei pazienti di età maggiore di 65 anni si registra invece uno svantaggio per gli uomini nella tempestività dell'intervento: 46% rispetto al 51% delle donne. Per l'area della gravidanza, tra le donne straniere si evidenziano meno tagli cesarei ma un alto rischio di riospedalizzazione.
I migliori ospedali per le malattie cardiovascolari
Al primo posto come livello di qualità per l'area cardiovascolare è l'Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze, mentre nell'area della chirurgia oncologica le 4 strutture con livello di qualità più alta sono l'Ospedale di Mestre, l'Azienda Ospedale Università di Padova, lo Stabilimento Umberto I G. M. Lancisi (Ancona) ed il Policlinico Universitario Gemelli (Roma). La Regione che presenta invece la proporzione più alta di strutture con livello di qualità molto alto per l'area gravidanza e parto è l'Emilia-Romagna (11 strutture su 17, pari al 65%). È la classifica che arriva dal programma nazionale esiti 2023 (Pne) dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali ( Agenas), sulla base di vari indicatori. Una griglia di valutazione che ha permesso di tracciare la mappa delle migliori strutture in Italia per area di intervento. L'area cardiovascolare, ad esempio, è valutata attraverso 6 indicatori ed è applicata una soglia di volume per struttura per il bypass aorto-coronarico di almeno 360 interventi negli ultimi due anni. Laddove la soglia non venga raggiunta, l'indicatore è valutato come di qualità molto bassa indipendentemente dall'esito. Sul totale di 562 strutture che sono valutate in quest'area, sono solo 55 le strutture con tutti e sei gli indicatori calcolabili. Di queste, l'Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze è l'unica struttura che raggiunge un livello di qualità molto alto; 17 strutture raggiungono invece un livello di qualità alto.
I migliori ospedali per i tumori
Nell'area della chirurgia oncologica, invece, il Pne ha analizzato 3 indicatori ed è stato applicato un vincolo per struttura di almeno 135 interventi annui per il tumore maligno della mammella, di almeno 85 interventi per il tumore del polmone e di almeno 45 interventi per il tumore del colon. Risultano 116 strutture con tutti e tre gli indicatori ma le 4 strutture con livello di qualità molto alta sono: Ospedale di Mestre, Azienda Ospedale Università di Padova, Stabilimento Umberto I - G. M. Lancisi (Ancona), Policlinico Universitario A. Gemelli (Roma). Sono invece 28 le strutture valutate con livello di qualità alta.