In lacrime per Giovanni Danieli, gigante della medicina: più di 30 anni a Torrette come docente della Politecnica delle Marche

In lacrime per Giovanni Danieli, gigante della medicina
In lacrime per Giovanni Danieli, gigante della medicina
di Federica Serfilippi
2 Minuti di Lettura
Lunedì 4 Marzo 2024, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 17:22
ANCONA - Un gigante della professione medica. È morto ieri sera Giovanni Danieli, per oltre tre decenni docente all’Università di Ancona, poi Politecnica delle Marche, e tra i fondatori della scuola di Medicina Interna delle Marche. Se ne è andato a 91 anni all’ospedale regionale di Torrette, quella struttura che - quando indossava il camice bianco - considerava la sua seconda casa.  


La carriera


Una vita dedicata alla medicina e alla ricerca quella di Danieli, tanto da diventare recentemente socio onorario della Simi, la più antica associazione medica italiana, fondata nel 1887. La società italiana di medicina interna ha conferito l’onorificenza, nella sua storia, soltanto a dieci medici. Un dettaglio che fa bene capire la caratura professionale di Danieli. Ricevendo il riconoscimento, aveva ricordato i principi guida della professione: scienza, cultura, umanità, ambizione e umiltà. 

Da Lecce a Bologna


Originario di Lecce, si era laureato all’Università di Bologna, dove ha iniziato la sua carriera. Arrivato nei primi anni Settanta nella neonata facoltà di Medicina di Ancona, ha insegnato Patologia medica e poi Clinica medica, arrivando a guidare la Clinica medica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria rendendola un centro di assistenza e ricerca tra i più importanti in Italia, tuttora punto di riferimento per i pazienti, ma anche per gli specializzandi che vengono a formarsi nel capoluogo dorico.

Medaglia d'oro dal presidente della Repubblica

Nel 2007 il presidente della Repubblica gli ha conferito la Medaglia d'oro riservata ai benemeriti della scienza e cultura.

Ha scritto libri e partecipato a innumerevoli convegni, rivestendo anche il ruolo di past president della Conferenza permanente dei presidenti di CLM in Medicina e Chirurgia, che lui stesso aveva fondato a Portonovo. È andato in pensione nel 2005.


L’altro fronte, la cultura. Danieli è stato il fondatore dell’associazione Le Cento Città, nata con l’obiettivo di valorizzare l’identità culturale della regione attraverso i luoghi più rappresentativi. Era innamorato del Guasco, lo storico rione anconetano dove viveva, così come della montagna e degli scorci che si godono dal Fortino Napoleonico di Portonovo. Lascia la compagna Maria Montroni, i figli Giovanna, Edoardo e Teresa e gli amati nipoti. I funerali sono da fissare. 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA