PESARO I I saluti di rito seguono un aneddoto di cui si vanta, Gennaro Sangiuliano. Sceglie di esordire a braccio, il ministro della Cultura, di fronte agli ottomila della Vitrifrigo Arena. «Quattro anni fa venni a Pesaro per intervistare il leader della Cgil, Maurizio Landini». Lo scenario era quello del Festival dell’Unità e il rappresentante di governo allora di professione era ancora giornalista. «Al termine della giornata - non tralascia i dettaglio - il sindaco Matteo Ricci mi invitò a fare una passeggiata. Parlammo del progetto di Capitale della Cultura e di quanto fosse bello e ambizioso realizzarlo. Quella camminata notturna ci ha condotto fin qui».
L'aneddoto
Alla soddisfazione del ricordo, fa seguire considerazioni riordinate secondo lo schema dell’ufficialità. «È il riconoscimento a un capoluogo che è un esempio brillante di rinascimento italiano, ma anche di tradizione che si proietta nel futuro, di convivenza fra culture e mondi produttivi, di pragmatismo che si lega al pensiero e all’arte».