Il direttore del Dipartimento Salute Draisci e la direttrice dell’Ars Carle: «Sforzi premiati, recuperate 16mila prestazioni»

Il direttore del Dipartimento Salute Draisci e la direttrice dell’Ars Carle: «Sforzi premiati, recuperate 16mila prestazioni»
Il direttore del Dipartimento Salute Draisci e la direttrice dell’Ars Carle: «Sforzi premiati, recuperate 16mila prestazioni»
di Lorenzo Sconocchini
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Martedì 14 Novembre 2023, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 11:59

Secondo il monitoraggio Agenas nelle Marche visite ed esami riescono ad essere prenotati nei tempi previsti con percentuali tra il 70 e il 90%. Ne abbiamo parlato con il direttore del Dipartimento Salute, dottor Antonio Draisci, affiancato dalla direttrice dell’Agenzia Regionale Sanitaria, professoressa Flavia Carle.

Soddisfatti di questi risultati?
«La Regione ha intrapreso un percorso positivo i cui risultati intermedi cominciano a emergere. Siamo una delle poche regioni (attualmente 6) che hanno inviato i dati completi richiesti da Agenas per partecipare attivamente al confronto tra pari che ci aiuta a migliorare. I risultati di Agenas sono coerenti con quanto da noi monitorato settimanalmente e condiviso con i direttori generali degli enti del servizio sanitario regionale».

 
La realtà che si sperimenta quotidianamente nei cup sembra diversa. Spesso vengono segnalati disservizi e oggi raccontiamo la storia di un paziente oncologico che, su sei visite ed esami di controllo è riuscito a prenotarne nei tempi previsti appena uno.
«Come emerso nell’incontro con Agenas per la presentazione dei risultati del monitoraggio, il problema delle liste di attesa non è risolto e riguarda tutta l’Italia.

Noi, come le altre Regioni stiamo lavorando, ma è ovvio che le criticità non scompaiono tutte insieme. Se è vero che ogni giorno ci sono alcune segnalazioni di disservizio, è anche vero che nello stesso giorno vengono soddisfatte in media circa 12000 richieste di prenotazione di prestazioni, di cui 8556 nei tempi previsti. I pazienti oncologici dovrebbero esere presi in carico da parte dell’Oncologia che li segue e che dovrebbe assicurare la prenotazione delle visite di controllo. Forse c’è stato un probabile malinteso con l’operatore del CUP che non ha spiegato chiaramente che il paziente sarebbe stato richiamato entro 5 giorni per comunicargli la data della prenotazione; conoscendo meglio la dinamica e il contesto della prescrizione delle 6 visite ed esami di controllo, potrebbero poi emergere elementi più precisi».


Sembra che i dati del monitoraggio Agenas siano più benevoli della realtà perché non tengono conto dei tempi morti che si verificano quando, allo sportello Cup, non hanno una data disponibile e dicono di riprovare. È una prassi che si verifica ancora?
«Assolutamente no, salvo sporadici errori individuali degli operatori dei Cup, dall’inizio del 2023, l’Ars ha emanato agli enti del Ssr indicazioni specifiche che prevedono l’obbligo della presa in carico dell’utente da parte del Cup alla prima chiamata, nel caso non sia disponibile una prenotazione, avvisandolo che sarà chiamato entro 5 giorni per indicargli la data della prenotazione; nell’agosto è stata emanata dall’Ars agli Enti del SSR una circolare che ribadiva tali indicazioni, con l’obbligo tassativo per gli operatori dei Cup e delle farmacie, di avvisare l’utente, nel caso non fosse possibile prenotare immediatamente nei tempi previsti, che sarebbe stato richiamato entro 5 giorni; la circolare conteneva anche il divieto tassativo di invitare l’utente a ritelefonare o a ripresentarsi personalmente».


Sono in corso monitoraggi settimanale per individuare gli scostamenti dei volumi prestazionali e delle attività ambulatoriali per potenziare i settori che fanno fatica a trovare una adeguata offerta rispetto alla domanda anche a causa della carenza dei medici da reclutare. Cosa sta facendo la Regione per migliorare la situazione?
«Gli incontri settimanali tra tutti i DG, ARS e Dipartimento salute consentono di condividere punti di forza, strategie e criticità in un confronto sinergico che consenta a ciascun Ente di ottimizzare i propri interventi. Inoltre ARS mette a disposizione degli Enti opportuni cruscotti informativi da cui gli Enti possono vedere i dati riferiti al proprio territorio aggiornati giornalmente».


Nell’agosto scorso la giunta regionale scorso ha stanziato oltre 9 milioni per migliorare la situazione delle liste d’attesa, con una destinazione di 1,65 milioni per acquistare prestazioni dai privati accreditati. Si vedono già i risultati?
«Gli enti hanno subito attivato tutte le procedure di utilizzo del finanziamento ricevuto, che sono monitorate mensilmente dall’Ars. I risultati del monitoraggio, disponibili fino al 21 settembre, evidenziano un recupero tra i 7 enti del Ssr, pari a 15.898 prestazioni».

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