Ospedali, ciclovie e fiumi c’è il piano da 138 milioni. Approvato il programma triennale dei lavori pubblici 2022-2024

Definito il piano delle opere pubbliche della Regione Marche
Definito il piano delle opere pubbliche della Regione Marche
di Martina Marinangeli
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Mercoledì 2 Febbraio 2022, 03:40

ANCONA - Ciclovie turistiche per una mobilità sempre più green, restyling di strutture sanitarie, realizzazione di una palazzina funzionale alle emergenze sanitarie da eventi calamitosi all’ospedale Engels Profili di Fabriano, demolizione e ricostruzione del nuovo ospedale di comunità di Tolentino, ed un numero molto rilevante di interventi di mitigazione idraulica per la difesa del suolo e la riduzione del rischio idrogeologico. Sono solo alcune delle opere che la giunta Acquaroli ha previsto nel Programma triennale dei lavori pubblici 2022/2024, approvato lo scorso lunedì.

 
L’impegno di spesa
Interventi che cubano 138 milioni di euro, ovvero «21 milioni in più rispetto a quello adottato un anno fa, per un totale di 71 opere finanziate - sottolinea l’assessore competente Francesco Baldelli -. Di queste, 41 sono incluse nell’elenco annuale 2022, per un importo di 48 milioni di euro.

La filosofia della giunta Acquaroli è diretta a mettere a terra le risorse disponibili, tra fondi comunitari, nazionali e regionali, con l’obiettivo dichiarato sia di migliorare la dotazione infrastrutturale della regione e la difesa del territorio dal dissesto idrogeologico, sia, al contempo, di mettere in circolazione risorse in grado di sostenere le imprese e i professionisti in una fase delicata».

I 138 milioni di euro del Programma sono distribuiti tra interventi – in parte già previsti nei precedenti piani triennali – che riguardano l’edilizia sanitaria (48,5 milioni di euro), interventi su fiumi e argini per ridurre il rischio idrogeologico (39,5 milioni di euro), realizzazione di infrastrutture verdi e di mobilità dolce (31,5 milioni di euro) e riqualificazioni del patrimonio edilizio (18,5 milioni di euro).

«Il Programma triennale dei lavori pubblici – ricorda il titolare della delega – contiene, come disposto dalla legge, le opere di importo superiore ai 100mila euro di cui la Regione è soggetto attuatore, ovvero di cui gestisce direttamente progettazione e gare».

Scendendo nel dettaglio degli interventi inclusi nel piano dei lavori pubblici - tra precedente e nuova programmazione – gli importi più consistenti si declinano tra edilizia ospedaliera, mobilità green e contrasto al dissesto idrogeologico.


Le nuove opere
A partire dalla demolizione e ricostruzione del nuovo ospedale di comunità di Tolentino per 22.772.519 euro, e del distretto sanitario di Sarnano per 3.045.000, oltre al ripristino del poliambulatorio di Offida (3.300.000 euro) e la realizzazione palazzina funzionale alle emergenze derivanti da eventi calamitosi all’ospedale Profili di Fabriano (14.270.216 euro).

Ci sono poi i 2 milioni di euro per il ponte ciclopedonale sul Chienti (Mc), i 3,2 milioni della ciclovia turistica dell’Aso ed i 2.750.000 per quella dell’Esino.


I progetti extra
Infine, tra le opere per la mitigazione idraulica, spiccano la stabilizzazione in alveo e rimozione del muro crollato a valle di San Filippo sul Cesano per 300mila euro, la manutenzione degli argini del fiume Metauro per 416mila euro, le opere di mitigazione del rischio idraulico del fiume Esino per 3.833.102 euro e la manutenzione straordinaria del fiume Tenna per 360mila euro.

«Il Programma triennale – spiega infine Baldelli – non include invece quei lavori finanziati dalla Regione ma affidati ad altri enti così come i contributi assegnati a terzi per interventi strutturali strategici per il nostro territorio. Sono infatti oltre 560 i milioni che la Regione ha affidato agli enti locali per la manutenzione delle scuole, la messa in sicurezza di strade e ponti e la realizzazione di parcheggi scambiatori o che stanzia alle aziende del Servizio sanitario regionale per l’adeguamento degli ospedali o, ancora, che ha assegnato ad Anas per la manutenzione delle strade di proprietà regionale e a Rfi per la sicurezza e la soppressione dei passaggi a livello».

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