Profili, bordata dell'assessore Baldelli: «Per la palazzina di Fabriano c’erano carenze progettuali»

Aumentati i costi

Profili, bordata dell'assessore Baldelli: «Per la palazzina di Fabriano c erano carenze progettuali»
Profili, bordata dell'assessore Baldelli: «Per la palazzina di Fabriano c’erano carenze progettuali»
di Martina Marinangeli
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Martedì 14 Marzo 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 16:03
Francesco Baldelli, assessore regionale ai Lavori pubblici: quali sono le principali novità del Piano triennale delle opere pubbliche che avete deliberato?
«In linea generale, il Piano registra un aumento delle dotazioni per tutti i territori e continua nel tracciato di una notevole messa a terra delle risorse della Regione».
Scendendo nel dettaglio, per la palazzina funzionale alle emergenze al Profili di Fabriano sono aumentati costi e tempi di realizzazione: ci sono stati rallentamenti nel cronoprogramma? E l’aumento degli importi a cosa è dovuto?
«Il contratto di affidamento della progettazione di fattibilità tecnico economica, definitiva ed esecutiva è stato sottoscritto a gennaio 2020, per cui la procedura di selezione dei professionisti incaricati è stata svolta durante la precedente legislatura regionale». 
E oggi?
«È ancora in corso la procedura di verifica, in quanto sono state rilevate carenze progettuali per sanare le quali abbiamo chiesto ai progettisti diverse integrazioni ad oggi in corso di predisposizione. La precedente amministrazione regionale aveva individuato fondi per 10 milioni di euro, mentre il quadro tecnico economico prevede una spesa di circa 20 milioni di euro».
Dove prendete i 10 milioni in più?
«Le risorse mancanti verranno reperite dall’amministrazione regionale e, completata la procedura di verifica, si avvierà l’appalto dei lavori la cui durata, da cronoprogramma progettuale, è prevista in 2 anni. L’aumento dei costi deriva, in sostanza da due fattori: l’incremento unitario delle materie prime, che ha determinato l’aggiornamento dei prezzari sisma e regionale, e le integrazioni che si sono rese necessarie per le carenze progettuali rilevate».
Stesso discorso vale per Tolentino, dove è prevista la demolizione e ricostruzione del nuovo ospedale di comunità: tempi lunghi e spese lievitate. A che punto siamo? 
«Anche in questo caso, i progettisti hanno dovuto aggiornare gli elaborati economici a seguito dell’aumento eccezionale dei prezzi, al fine di garantire l’appaltabilità dell’intervento. Attualmente si sta procedendo con la predisposizione del bando di gara, la cui procedura sarà espletata dalla Suam. Il cronoprogramma prevede tempi di esecuzione dei lavori pari a circa due anni».
Un’altra voce importante del Piano riguarda la mobilità dolce e le ciclovie: come procede il completamento del progetto che punta a connettere la regione sulle due ruote?
«Le Marche sono regione capofila della Ciclovia Adriatica, opera che unirà Chioggia alla Puglia e che, soprattutto in alcune zone del tratto marchigiano, svolge anche l’importante ruolo di ciclovia urbana. Un percorso da utilizzare per i movimenti in città non solo dei turisti nel periodo estivo, ma anche di lavoratori e studenti che possono utilizzare la bici tutti giorni e in tutti i periodi dell’anno». 
Di che cifre parliamo in totale?
«Oltre ai 27,5 milioni di euro previsti per il completamento dei tratti restanti della Ciclovia Adriatica, vanno aggiunti i 23 milioni di euro destinati alle altre ciclovie della regione, Tra le opere inserite nel Piano spiccano il Ponte sul fiume Tronto che unirà le Marche all’Abruzzo, le risorse dedicate alle Ciclovie turistiche del Metauro, Esino, Tenna e Aso, quelle per il bike park del Doglio e per i percorsi ciclabili sul San Bartolo nel pesarese. Inserite in altri programmi, ma sempre restando in tema ‘due ruote’ ricordo, infine, i ponti che stiamo realizzando tra Senigallia e Marotta e quello tra Civitanova Marche e Porto Sant’Elpidio».

 
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