Treia, svelato il piano dei lavori pubblici: 70mln di euro in tre anni per le opere previste

Treia, svelato il piano dei lavori pubblici: 70mln di euro in 3 anni per le opere previste
Treia, svelato il piano dei lavori pubblici: 70mln di euro in 3 anni per le opere previste
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Sabato 7 Gennaio 2023, 13:18

TREIA- «Il bilancio approvato a fine anno è il più grande programma di opere pubbliche mai realizzato a Treia»: lo ha detto il sindaco Franco Capponi presentando il piano di lavori già finanziati per 70 milioni di euro. Progetti spalmati in 3 anni, come previsto dal Pnrr che impone il completamento che entro il 2026. Il «cantiere Treia - ha rilevato - guarda al futuro con la voglia di valorizzare il patrimonio storico e con la determinazione necessaria per affrontare nuove sfide importanti e strategiche, soprattutto riguardanti l'ambiente e la sicurezza sismica». 

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Le dichiarazioni

«Nuove scuole, nuovi impianti sportivi, ancora più attenzione ai servizi sociali ai quali è riservato il 20% del bilancio comunale», ha spiegato. Per gli edifici scolastici, «strutture all'avanguardia, innovative a consumo zero che porteranno un notevole risparmio energetico e nelle quali saranno realizzate nuove palestre a servizio anche delle associazioni e della comunità».

A Chiesanuova e Passo Treia vi saranno due poli scolastici comprendenti asilo nido, scuola dell'infanzia e scuola primaria. «Abbiamo partecipato praticamente a tutti i bandi usciti col Pnrr, a cui potevamo partecipare e siamo riusciti ad accedere a tutti i finanziamenti. Per il risparmio energetico, abbiamo terminato il sistema illuminotecnica a led e insieme a risparmio possibile con le strutture delle nuove scuole, nel 2025 il Comune arriverà a risparmiare 300 mila euro l'anno di bollette riguardanti energia». «Abbiamo anche creato comunità energetiche che saranno un'importante risorsa per il 'vicinò futuro, un investimento che dovremmo fare tutti perché renderà indipendenti da un punto di vista energetico», ha aggiunto Capponi, ricordando poi che nel 2023 «sarà ridefinito il piano regolatore con l'approvazione di numerose varianti necessarie per poter ospitare gli ampliamenti chiesti da diverse aziende, il più importante proposto dalla Lube, ma anche altre che avevano delocalizzato la produzione all'estero e stanno tornando in Italia». Sul tema ricostruzione post sisma 2016, erano state circa 340 le famiglie che avevano dovuto abbandonare la propria casa: «A oggi - ha concluso Capponi - ne sono rimaste 80 che devono rientrare nella propria abitazione».

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