ANCONA Un po’ come le macchine di una volta, il cantiere al Mercato delle Erbe ci ha messo del tempo ma alla fine è partito. Troppo tardi? Il calendario parla chiaro: a fronte di un avvio previsto per i primi di gennaio, la piena operatività è arrivata soltanto a fine febbraio, ovvero un mese e mezzo dopo. «Stamattina (ieri, ndr) c’erano al lavoro sette operai» racconta l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Tombolini, ormai di casa al mercato coperto visto che passa a tener d’occhio l’avanzamento del cantiere con cadenza quasi quotidiana. Qualche giorno fa c’è passato anche il sindaco Daniele Silvetti per fare il punto con gli operatori e verificare eventuali criticità.
I ritocchi
«Qualcuno ha segnalato un po’ di polvere ed abbiamo provveduto a sigillare meglio l’area interessata dagli interventi così come per far fronte al rumore abbiamo deciso di effettuare gli smantellamenti dopo la chiusura pomeridiana» è il resoconto che fa l’assessore.
Uno su tutti: l’incapsulamento di ciascuna metà della struttura per la fase più invasiva dei lavori. Ma ci vorrà un po’ di tempo. Sono in corso le fasi di apprestamento del cantiere che hanno risentito di intoppi come la necessità di sgomberare magazzini che sarebbero dovuti essere sfitti e che erano ancora occupati da pesanti attrezzature industriali lasciate dai precedenti inquilini. «Entro un mese dovremmo cominciare la divisione vera e propria del mercato» fa Tombolini. Il tempo di terminare alcuni interventi sui locali sfitti che saranno quelli dove verranno spostati gli operatori durante i lavori sulla loro ala. Il cronoprogramma originale prevedeva l’arrivo delle impalcature soltanto al traguardo del primo anno di cantiere ma le cose potrebbero cambiare.
Ponteggio mobile
«Sentendo la ditta incaricata, ho l’impressione che vogliano anticipare» confida il titolare dei Lavori pubblici. Si tratterà di un ponteggio mobile, da spostare man mano che si terminerà di agire su alcuni spazi. Ad occupare per la maggior parte del tempo gli operai saranno le lavorazioni sulla struttura in ferro del mercato, che andrà riverniciata, sabbiata o sostituita nelle parti più ammalorate. Importante l’impatto dell’installazione dei nuovi infissi in ferro, interni ed esterni, progettati ad hoc e sotto la supervisione della Soprintendenza. Per ora, però, non ci sono ancora certezze sul quando dei vari capitoli d'azione.
«Ho chiesto all’impresa di fornirmi il loro tempogramma, suscettibile di modifiche rispetto a quello elaborato mesi fa dal progettista» dice Tombolini. Solo così, tenendo conto dei ritardi, degli imprevisti e dell'organizzazione della ditta, si potranno fissare meglio tempi e modi del cantiere.