Nelle Marche coste fragili, bisogna correre: a Marina di Montemarciano gara entro fine 2022, Porto Recanati è a posto, Porto Sant'Elpidio sale a 7,4 milioni

A Marina di Montemarciano gara entro fine 2022, Porto Recanati è a posto, Porto Sant'Elpidio sale a 7,4 milioni

L'erosione a Porto Recanati
L'erosione a Porto Recanati
di Andrea Taffi
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Sabato 23 Ottobre 2021, 04:50 - Ultimo aggiornamento: 17:14

ANCONA - Per alcuni Comuni (Porto Recanati) la corsa è già terminata: ci sono le nuove scogliere, il cantiere è al capolinea. Per altri (Montemarciano per la spiaggia di Marina) c’è bisogno di sbrigarsi per non perdere un tesoro di fondi a 7 zeri. Infine, per altri ancora (Porto Sant’Elpidio) si tratta di trovare un punto di intesa con la regione. E poi dietro l’angolo c’è un bando in rampa di lancio (questione di settimane) da 2,1 milioni di euro focalizzato tutto sulla difesa della costa che potrebbe tornare molto utile ai comuni a patto che ci siano progetti pronti e una compartecipazione al 30%. C’è Pesaro che è già in prima fila ma gli enti più veloci potrebbero trovare preziosi ristori per aggiustare la situazione delle spiagge più fragili. 

 
L’agenda aperta
L’autunno fresco della Tutela del Territorio in Regione è già caldo per quanto riguarda il settore della Difesa della costa. La stagione delle mareggiate rischia di mettere in ginocchio ancor di più un territorio che soffre tantissimo il mare e che, invece, con il mare deve vivere. Per tutto questo c’è in itinere un piano quinquennale che affronterà cinque macrointerventi (vedere a fianco); a inizio del mese è stato assegnato 1,5 milione di euro diviso in 23 comuni da Gabicce Mare a San Benedetto del Tronto: tranche dai 20mila euro fino ad arrivare ai 140mila per Fano. 


I due grandi file aperti
Ma soprattutto ci sono due grandi file aperti sul tavolo che devono trovare un verso. Il primo è quello di Marina di Montemarciano «dove - dettaglia l’assessore Stefano Aguzzi - ci sono 12 milioni di euro pronti da spendere (8 di fondi europei Fsc e 4 da Rfi per il consolidamento della ferrovia) con un progetto che non vedeva la luce nel palleggio Comune-Regione-ministero.

Alla fine è Roma che ha preso in mano la situazione e da pochissimo ha consegnato il progetto preliminare e dunque ci siamo». Si tratta di un intervento misto che prevede potenziamento e prolungamento delle scogliere per la parte sud di Marina e un maxi ripascimento da 300mila metri cubi di materiali che saranno utilizzati secondo nuovi criteri. 


Le parole del tecnico
«Invece del classico ripascimento lungo l’arenile - dettaglia il caposervizio Nardo Goffi - sarà formata una gigantesca penisola che nel corso del tempo alimenterà, grazie al movimento delle correnti e secondo lo studio anche alle mareggiate, un ripascimento naturale lungo tutto l’arenile». Perché non solo scogliere per tutta la fascia come avrebbe voluto il sindaco di Montemarciano? «Perché questi interventi - spiega Aguzzi - secondo gli studi tecnici secondo l’Adriatico portano a devastazione i litorali a nord delle scogliere. In pratica bisognava difendere Marina senza devastare Marzocca. Sono fiducioso che possiamo aver trovato la soluzione equilibrata». C’era, o meglio c’è, un problema di tempi: i fondi Fsc andavano impegnati con il contratto di appalto all’azienda vincitrice della gara entro fine 2021 ma causa Covid è stata ottenuta una proroga a fine 2022. «Contiamo per primavera di avere il progetto definitivo - spiega Aguzzi - così da poter fare la gara nei tempi utili». 


Il fronte sud
Altra questione invece a Porto Sant’Elpidio dove si doveva fare emergere le scogliere soffolte oggi ritenute insufficienti. «C’erano 4,5 milioni di euro pronti - dettaglia Aguzzi - per il primo stralcio ma abbiamo messo altri 2,9 milioni e faremo uno stralcio unico per coprire tutta la parte centrale del comune con le nuove scogliere». Il sindaco Franchellucci ha chiesto un incontro: «Vorrebbero scogliere per la parte Nord - spiega Aguzzi - ma in questo momento spingerei la progettazione per questi 7,4 milioni di euro così da far partire il cantiere. Poi più avanti possiamo risederci a tavolino».

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