Occupazione nelle Marche, il binomio per il futuro? Silver economy e green

Fino al 2028 serviranno 84.500 nuovi occupati e gli anziani aumenteranno dell’8% Bordoni, Cna: «La terza transizione sarà demografica, adattiamo la formazione»

Moreno Bordoni, Matteo Ricci e Otello Gregorini
Moreno Bordoni, Matteo Ricci e Otello Gregorini
di Lorenzo Sconocchini
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Martedì 16 Aprile 2024, 04:45 - Ultimo aggiornamento: 17:53

ANCONA Tra il 2024 e il 2028 le Marche avranno un fabbisogno occupazionale di 84.500 mila lavoratori, 78 mila dei quali e andranno a sostituire quelli in uscita e 6.500 nuovi ingressi. La richiesta di dirigenti e professioni ad elevata specializzazione sarà di 15.900 lavoratori più 14.900 tecnici. Inoltre serviranno 10 mila impiegati, 16.400 addetti qualificati nel commercio e nei servizi, 13.900 operai specializzati e 5.600 conduttori di impianti.

È quanto emerge dai dati Excelsior Unioncamere elaborati dal Centro Studi Cna Marche, secondo cui le professionalità più richieste dal mercato del lavoro marchigiano nei prossimi cinque anni saranno basate su competenze digitali e legate al green e alla silver economy, l’economia della terza età che comprende anche la cura e il benessere degli anziani. «Rivoluzione digitale, transizione verde e invecchiamento della popolazione - afferma il segretario Cna Marche Moreno Bordoni (nella foto) - saranno gli elementi centrali del mercato del lavoro 2024-2028.

Serviranno nuove figure professionali legate all’intelligenza artificiale e alle energie rinnovabili. La terza transizione sarà quella demografica».

Nei prossimi cinque anni, secondo l’Istat, aumenteranno dell’8 % gli over 60 e diminuiranno del 4 % i marchigiani in età da lavoro tra i 18 e i 59 anni e allora ci sarà il problema di reperire nuove figure professionali che possano sostituire chi va in pensione. Inoltre l’invecchiamento della popolazione creerà nuovi mercati e nuovi posti di lavoro nei servizi culturali, turistici, immobiliari e assicurativi. Di fronte a questo scenario, per la Cna, «occorre che istituzioni, scuole e imprese si muovano per tempo al fine di creare le figure professionali richieste». Al netto del settore agricolo i fabbisogni occupazionali delle Marche coinvolgeranno 83.200 persone di cui 28.800 con formazione terziaria (laurea, Its e alta formazione artistica musicale), 23.300 con diploma di scuola secondaria superiore tecnico professionale, 3.600 con diploma liceale, 18.200 con formazione o diploma professionale e 9.300 con licenza media.

«Si prevede - spiega - Bordoni che nei prossimi cinque anni si avrà una crescita occupazionale per le Marche nei settori legati alla salute e al benessere ma anche nei settori informatici e ad alta intensità tecnologica». Altri comparti dove ci si attende un aumento di occupati sono le costruzioni grazie agli investimenti green, la filiera del commercio e del turismo, la meccatronica, mentre «a risentire più di altre della contrazione della domanda - secondo l’analisi Cna - saranno le filiere della moda e del legno arredo».

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