Nodo-alluvione nelle Marche, il commissario Figliuolo: «Pronti ad includere anche altri comuni»

Nodo-alluvione, il commissario Figliuolo: «Pronti ad includere anche altri comuni»
Nodo-alluvione, il commissario Figliuolo: «Pronti ad includere anche altri comuni»
di Antonio Pio Guerra
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Giovedì 20 Luglio 2023, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 11:56

ANCONA - «Siamo aperti a qualsiasi ingrandimento». Tirano un sospiro di sollievo le famiglie dei 160 comuni marchigiani non ancora inclusi nel “cratere” dell’alluvione che si è abbattuto su Marche ed Emilia Romagna lo scorso maggio. In visita ieri ad Ancona per un vertice lampo con il governatore Francesco Acquaroli e l’assessore alla Protezione civile Stefano Aguzzi, il commissario alla ricostruzione Francesco Paolo Figliuolo, ha aperto alla possibilità di estendere l’area di competenza della sua struttura.

Il generale

«Ma io sono un gestore» precisa: la valutazione circa l’opportunità di ampliare il bacino di comuni che potranno accedere ai fondi messi in campo dal Governo per la ricostruzione spetta infatti alla Protezione civile. «Alle richieste dei 160 comuni non ancora inclusi bisogna dare una risposta definitiva» ha aggiunto il presidente Acquaroli:  «Sono già in corso interlocuzioni e credo che nelle prossime settimane riusciremo a dare delle risposte a tutti» assicura.

Attenzione però: «il numero di richieste è molto importante e presuppone un lavoro di screening certosino», è la precisazione che segue. Del resto, i fondi sono quelli che sono. Quindi, almeno per ora, l’obiettivo è portare avanti quanto già cominciato nei sette comuni attualmente inseriti nel cratere. «Nel decreto ci sono scritti questi comuni ed io è lì che vado» sintetizza Figliuolo. E rassicura: «La fase di delimitazione doveva essere fatta un po’ prima,ma c’è sempre modo di rivedere qualcosa».

Lo chiedono le imprese e le famiglie dei territori duramente colpiti dalla forza distruttiva dell’acqua. Proprio martedì una delegazione dei comuni de Pesarese e del Fermano rimasti fuori dal perimetro ha incontrato l’assessore Aguzzi. Nel confronto di ieri, inoltre, è stato fatto anche un passaggio sul capitolo fondi: «L'obiettivo principale della struttura commissariale è la messa in sicurezza del territorio e della viabilità» spiega il generale. «Continueremo con le attività di somma urgenza» è il suo piano d’azione.

La promessa


Poi promette: «Queste attività verranno interamente coperte ed i comuni saranno rimborsati». I cantieri già aperti, intanto, «verranno portati a termine e se ce ne sono di non ancora cantierati in attesa dei fondi, la struttura  li coprirà». «È stata effettuata oggi (ieri, ndr) la distribuzione fra i comuni dei fondi messi a disposizione dallo stato di emergenza» ricorda il presidente Acquaroli. Per poterli spendere, però, è ancora troppo presto. «Il piano dovrà essere approvato dalla Protezione civile e solo allora le risorse saranno materialmente assegnate» prosegue. Quello che è certo è che bisogna fare in fretta.

Il rilancio del territorio


Su tutti i fronti, tanto quello dell’allargamento del cratere quanto quello del finanziamento alla ricostruzione. Che non vuol dire soltanto provvedere ai lavori di massima urgenza. «Bisogna fare il massimo per rilanciare e restituire normalità a questi territori» è l’impegno preso dal presidente della giunta. Ed i ristori? C’è chi li chiede al 100% dei danni subiti. «Non sarà facile ma coi precedenti governi (nazionali, ndr) questi eventi erano ristorati zero» spiega Acquaroli. Una cosa è certa, ovvero che la partita non è ancora chiusa. «Figliuolo ha annunciato una visita nelle zone marchigiane colpite che sono già state inserite nell’ordinanza» conclude.

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