ANCONA - Un’ora di riunione operativa a Palazzo Raffaello e poi dritto verso Roma. È una “toccata e fuga” quella del Generale Francesco Paolo Figliuolo, rigorosamente in divisa come ai tempi del Covid, ad Ancona. Il Commissario alla ricostruzione post-alluvione dello scorso maggio ha incontrato il presidente della Giunta regionale, Francesco Acquaroli, l’assessore Stefano Aguzzi, il sindaco di Ancona Silvetti ed il prefetto Pellos. «Sono arrivate adesso le risorse per gli interventi di somma urgenza» ha spiegato Figliuolo.
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La priorità
La priorità è la messa in sicurezza del territorio e della viabilità. «Le spese saranno interamente coperte e i comuni ristorati» annuncia. Poi il nodo “cratere”, con gli oltre 160 comuni del Pesarese e dell’Anconetano che chiedono di entrare nell’area di competenza del commissario alla ricostruzione assieme agli altri sette comuni marchigiani già presenti. «La fase di perimetrazione doveva essere fatta un po’ prima» ha detto Figliuolo «ma c’è sempre modo di rivedere qualcosa». «Io in questo momento mi concentro sul noto ma siamo aperti a qualsiasi ingrandimento» ha concluso.
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