ANCONA - Dopo una faida interna alla maggioranza andata avanti otto mesi, siamo arrivati alle battute finali per le nomine ai vertici dell’Erap. Ma l’ultimo miglio, si sa, è quello più tortuoso e sulla figura che andrà a ricoprire il ruolo di segretario generale è ancora in corso il braccio di ferro tra la Regione e il presidente del consiglio di amministrazione dell’Ente Saturnino di Ruscio.
Con la deadline per le nomine fissata al 31 marzo - e questa volta è perentoria, perché dal 1° aprile l’attuale segretario Maurizio Urbinati va in pensione - lunedì l’assessore alle Partecipate Goffredo Brandoni ha comunicato in giunta le designazioni, confermando quasi in toto quelle fatte nel 2019 in era Ceriscioli. Come responsabile dei presidi di Pesaro Urbino e Fermo è stato indicato Sauro Vitaletti, per Macerata Daniele Staffolani, per Ascoli Piceno Ettore Pandolfi e per quello di Ancona Franco Ferri. Nome, quest’ultimo, che in giunta è stato proposto anche per il ruolo di segretario generale, ma la decisione è ancora sub judice perché proprio su questa posizione, si diceva, si gioca lo scontro politico con Di Ruscio.
Il presidente del cda dell’Erap vorrebbe inserire in quella casella Vitaletti e bisognerà vedere se nel duello ingaggiato con Palazzo Raffaello, alla fine, sarà lui a spuntarla.
Da quel momento, è successo un po’ di tutto, compresi il dietrofront di Palazzo Raffaello che ha revocato la delibera e una relazione al vetriolo di Di Ruscio sui nomi scelti. Ora siamo al capitolo finale della saga. Forse.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Utilità Contattaci
Logout