Case introvabili ma l’Erap a Pesaro ha 41 alloggi vuoti per piccoli lavori. Biancani:«Ora la Regione faccia la sua parte»

Non basta il "Patto per abitare" che il Comune ha firmato con Caritas, associazioni e sindacati

La sede dell’Erap a Pesaro
La sede dell’Erap a Pesaro
di Eleonora Rubecchi
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Martedì 9 Aprile 2024, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 11:37

PESARO Bene l’iniziativa del Comune e dell’assessore Conti, che hanno firmato un “Patto per l’abitare” con Caritas, associazioni di categoria e sindacati, che ha l’obiettivo di aiutare i cittadini nella ricerca di un alloggio attraverso diverse strategie di intervento sia nel mercato degli affitti, sia di edilizia pubblica convenzionata e sovvenzionata. Ma non basta. 

Il patto

Lo sostiene il vicepresidente del consiglio regionale e candidato sindaco del centrosinistra Andrea Biancani. «Si tratta di un’iniziativa lodevole, il problema della casa riguarda tantissime persone spesso fragili, soggetti esclusi dal mondo del lavoro e in difficoltà economica, ma non solo, molti sono giovani che faticano ad avere garanzie, lavoratori precari e famiglie numerose. Da una parte, la vocazione turistica della nostra città spinge anche molti proprietari a puntare sul mercato degli affitti brevi sottraendo alloggi privati all’offerta abitativa. Dall'altra parte, l’edilizia pubblica è ferma da tempo. Serve che Regione ed Erap di fronte alle richieste del Comune, dei sindacati e delle associazioni di categoria non restino indifferenti».

«La situazione di alcuni alloggi gestiti da Erap nel nostro Comune è paradossale». Biancani ricorda infatti che ci sono case pronte ma che per mancata manutenzione non possono essere date alle famiglie. In molti casi, sarebbero necessari interventi tra i 10 e i 15 mila euro. «Questo problema, assieme al carico della burocrazia nelle assegnazioni, fanno sì che nel Pesarese su 3.324 alloggi di proprietà Erap, 265 sono vuoti, nel solo comune di Pesaro sono 41».

Di questi Erap prevede entro la fine dell’anno di riqualificarne 15. Mentre In graduatoria per la casa popolare ci sono 400 domande. «Con piccoli interventi - ribadisce Biancani - queste case già esistenti, sarebbero disponibili in poco tempo. La Regione dovrebbe investire massicciamente sulla manutenzione degli immobili per dare risposta a decine di cittadini in difficoltà. Naturalmente serve anche investire in nuove abitazioni, partendo prioritariamente dal recupero del patrimonio edilizio pubblico esistente o in disuso per evitare il consumo di suolo». Il candidato sindaco del centrosinistra cita alcuni esempi come a il recupero di edifici in via delle Vetrerie o nell'ex manicomio, che saranno destinati a persone socialmente fragili. Cosa fondamentale perché sono diminuiti anche gli alloggi nel mercato privato».

L’aggiornamento

Biancani conclude con una segnalazione: «Ricordo alla Regione che il Comune di Pesaro con il Patto per l’abitare sancisce la necessità di avere dati aggiornati e un dialogo costante con le parti sociali coinvolte, dai rappresentati degli inquilini, fino alle agenzie di mediazione e i proprietari. La Regione, invece, non ha ancora istituito l’Osservatorio regionale sulle politiche abitative, fondamentale per avere un quadro dettagliato sulle emergenze abitative e per orientare gli investimenti nella giusta direzione. Uno strumento previsto dalla legge che l’assessore regionale si era impegnato ad attivare quanto prima, ma di cui non si sono più avute notizie».

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