Grande Anello dei Sibillini in bicicletta, la sfida per chi è allenato davvero. Ecco istruzioni e cosa c'è da vedere

Macereto di Visso, ameno luogo di passaggio per i biker
Macereto di Visso, ameno luogo di passaggio per i biker
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Sabato 18 Dicembre 2021, 08:00

ANCONA - Questa settimana Marche Outdoor vi invita a partire per un viaggio spettacolare nella natura dell’Appennino umbro-marchigiano, percorrerete un anello di 140 km su strada asfaltata che si snoda all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini tra le province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno. In bici da corsa per farcela in un giorno serve un buon allenamento, e bisognerà superare oltre 3500 metri di dislivello, con la e bike bisogna avere a disposizione due batterie, o la possibilità di ricaricare.

 
Si comincia da uno dei Borghi più belli d’Italia, Visso, “perla” dei Sibillini.

Fondata dai Romani, la cittadina è situata in una conca circondata da ripide montagne boscose ed è attraversata da tre fiumi. Visso è sede del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, un punto di partenza ideale per scoprire le montagne circostanti. Qui si praticano innumerevoli attività all’aria aperta: trekking, mountain bike, pesca e sport invernali. Si prosegue verso le pendici del Monte Bove fino a Ussita, ambita meta degli amanti della neve in quanto ospita gli impianti sciistici più importanti della regione.


La tappa successiva è Fiastra con il meraviglioso lago dalle mille sfumature che è anche il bacino idroelettrico più grande delle Marche. Poco lontano la natura si esprime in suggestive formazioni: pinnacoli e torri delle Lame Rosse, le Gole del Fiastrone con pareti rocciose tanto vicine che arrivano a toccarsi e la Grotta dei Frati che fu “casa” di diversi eremiti.

L’itinerario prosegue verso Sarnano, rinomato centro termale abbracciato dalle montagne, annoverato tra i Borghi più Belli d’Italia e Bandiera Arancione. Sarnano è tappa del Cammino Francescano della Marca, la sua storia è infatti legata alla figura del Santo che, secondo la leggenda, disegnò lo stemma comunale. Poi è la volta di Amandola che offre un prodotto gastronomico d’eccellenza: il Tartufo Pregiato dei Sibillini.

Da qui si sale e, passando per Montefortino (in caso di suddivisione in due giorni, è meglio spezzare il viaggio qui) la strada conduce a Montemonaco, a mille metri di altitudine, alla scoperta di spettacolari ambienti naturali intrisi di storia e leggenda come le Gole dell’Infernaccio, il Monte Sibilla e il Lago di Pilato.

Attraversato il comune di Montegallo, zona di transumanza fin dall’epoca romana, si raggiunge il punto più alto dell’itinerario presso il valico di Forca di Presta a 1546 metri di altitudine. Infine, pedalando tra i Piani di Castelluccio,si scende a Castelsantangelo sul Nera e finalmente, si rientra a Visso.

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