Sì viaggiare, scoprire le Marche attraverso storia, arte e tradizioni dei borghi: Gradara, Offagna, Montelupone e Visso

Montelupone, uno de magnifici borghi delle Marche
Montelupone, uno de magnifici borghi delle Marche
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Sabato 17 Luglio 2021, 04:45 - Ultimo aggiornamento: 15:11

ANCONA - Settima tappa del viaggio nei borghi marchigiani alla scoperta di esperienze uniche che hanno come collante il paesaggio, l’arte, le persone e l’enogastronomia che si incontrano su questa terra. Un viaggio che soddisfa la voglia di ripartenza di chi parte e, nel contempo, costituisce uno stimolo ad andare avanti per chi accoglie. Nasce proprio con questa duplice finalità la proposta di legge della giunta regionale delle Marche che mira al sostegno alle iniziative integrate di riqualificazione e valorizzazione dei borghi e dei centri storici delle Marche e promozione e sviluppo della rete dell’albergo diffuso. «Una proposta su cui puntiamo molto come strumento vincente per vivificare e dare impulso al turismo nelle aree interne», ha detto il presidente della giunta regionale Francesco Acquaroli. In questa direzione va anche Marchestorie, festival annuale di promozione e valorizzazione del patrimonio di tradizioni e saperi dei borghi delle Marche che si terrà dal 2 al 19 settembre 2021. I borghi si animeranno dal giovedì alla domenica, non resta che andare a vivere queste emozioni.

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GRADARA
Il castello dell’amore di Paolo e Francesca e l’arte della falconeria

Gradara è conosciuta soprattutto per la sua bella Rocca e per le vicissitudini strettamente legate al suo castello, soggetto nei secoli al dominio delle famiglie Malatesta, Sforza e Della Rovere, e memorabile palcoscenico della storia d’amore di Paolo Malatesta e Francesca da Rimini, resa immortale dai versi del Canto V dell’Inferno di Dante.

Gradara è Capitale del Medioevo, dell’Amore e Anima di Francesca. Merita i prestigiosi riconoscimenti di Paese Bandiera Arancione e di Borgo più Bello d’Italia. Possiede due cinte murarie: la più esterna, scandita da torrioni e torricini quadrati merlati, fornisce un forte impatto scenografico al visitatore ed è tutt’oggi percorribile; la cinta muraria intermedia, quella che separa il borgo dalla Rocca, si raggiunge attraversando la Porta dell’Orologio e percorrendo via Umberto I sulla quale si affacciano basse palazzine con botteghe e luoghi di convivio. Attorno al castello si può percorrere la Passeggiata degli Innamorati o i sentieri del Bosco di Paolo e Francesca che cingono la collina, da cui si può ammirare il paesaggio rurale del pesarese. Da non perdere la visita al Teatro dell’Aria dedicato all’antica pratica della falconeria dove con oltre 60 rapaci tra falconi, aquile, gufi, avvoltoi. Tra gli eventi che animano l’estate gradarese “The Magic Castle”, i lunedì di agosto, dedicato all’immaginazione e allo stupore dei bambini e degli adulti.

OFFAGNA
La splendida rocca che conserva intatto il massiccio mastio

A ridosso di Ancona e del Monte Conero, Offagna, tipico borgo medioevale, è dominata dalla sua Rocca, che svetta come una solitaria vedetta sul paesaggio collinare circostante. La Rocca, costruita a metà del XV sec. sui ruderi di un precedente castello, è una delle più belle costruzioni difensive delle Marche, presenta una forma quadrangolare e conserva ancora intatto il massiccio mastio, a cinque piani, nel quale è allestito il Museo delle Armi antiche. Lungo le mura di difesa, orlate da merlature a coda di rondine, corre il cammino di ronda. Il borgo conserva dei gioielli architettonici di tutto riguardo: la Chiesa del SS. Sacramento, a pianta circolare, il Monastero di Santa Zita, che si presenta come una struttura fortificata, la Chiesa di Santa Lucia che conserva al suo interno un crocifisso ligneo del ‘500, mentre nella Chiesa di San Tommaso si può ammirare  una pala d’altare dedicata a San Bernardino, patrono del paese. Tipica del borgo è la crescia, una sorta di piadina cotta sulla brace, da accompagnare con le “foie de campo”, un misto di erbe spontanee. Da non perdere a luglio le Feste Medievali, una manifestazione di grande richiamo nata per far rivivere l’antica tradizione della Contesa della Crescia, una disfida in armi (lancia, balestra, arco, mazza ferrata) fra i quattro rioni del paese.

MONTELUPONE
Le mura castellane con quattro porte e il palazzo dei Priori

Splendido borgo collinare a pochi Km da Macerata. Conserva le mura castellane con le quattro porte d´ingresso e l’originale pavimentazione in pietra. Al centro del borgo sorge il trecentesco Palazzetto del Podestà (o dei Priori) con la torre civica. Il loggiato a cinque archi è sovrastato da altrettante bifore ogivali poste nel salone principale del piano nobile sede, dal 1998, della Pinacoteca Civica. Il Palazzo Comunale affacciato sulla piazza, sorge su una preesistente struttura medievale. È stato riedificato al tempo del Regno Italico napoleonico (1807/1814) e nel corso del XIX sec. ha subito vari restauri. L’ultimo intervento è stato ideato dall’architetto Ireneo Aleandri, il quale ne ha progettato il portico, il prospetto principale del palazzo e al suo interno il Teatro Nicola degli Angeli, in stile neoclassico. Quest’ultimo verrà realizzato soltanto nel 1884 da Giuseppe Sabbatini. Tra le vie del borgo spiccano per la bellezza e magnificenza i palazzi nobiliari, un tempo abitazioni delle antiche famiglie monteluponesi e numerosi edifici di culto come la chiesa di San Francesco, eretta nella seconda metà del Duecento. Il prodotto simbolo della città è il carciofo, prodotto tipico a cui è stato riconosciuto il Presidio Sloow Food ; ottimo è anche il miele Millefiori, protagonista ad agosto di ApiMarche (Mostra Mercato Apicoltura Ambiente e Agricoltur).

VISSO
Nel cuore dei Sibillini l’antico centro storico e la chiesa di Macereto

Nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, di cui ospita la sede, Visso, è un centro montano che vanta un passato ricco di storia: il centro ricco di imponenti mura, torri, case e balconcini medievali, palazzi gentilizi rinascimentali, risulta ferito dal sisma, ma oggi Visso rappresenta un punto nevralgico per chi ama conoscere il territorio dei Monti Azzurri. È infatti una tappa del Cammino delle Terre Mutate che da Fabriano giunge a L’Aquila. Ma per chi ama le due ruote imperdibile è il terzo anello di Sibillini Rebirth, che partendo da Visso, ripercorre la famosa Valnerina attraversando borghi che vivono di pastorizia come Fematre, Rio Freddo, fino a raggiungere gli altopiani marchigiani di Colfiorito. Tutto il territorio offre sentieri ideali per la mountain bike arrivando alla Riserva naturale Montagna di Torricchio, Piano Plestini e Cesi e all’Oasi di Protezione di Monte Fietone (www.marcheoutdoor.it). A 9 km dal centro, sorge il Santuario di Macereto, dichiarato monumento nazionale nel 1902 e rappresenta una delle maggiori espressioni dell’architettura rinascimentale  del ’500 nelle Marche. Da non perdere le delizie gastronomiche: il centro appenninico eccelle infatti nella lavorazione dei formaggi e dei salumi, fra cui il ciauscolo. Tra i prodotti tipici le lenticchie, il miele, le trote e il tartufo nero.

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