GENGA- Tra natura, storia, arte e devozione: dall'abbazia di San Vittore alle Chiuse fino al tempio del Valadier. Una passeggiata breve, non impegnativa (a parte gli ultimi 700 metri), che conquisterà anche gli escursionisti meno esperti e desiderosi di conoscere le grandi bellezze custodite all'interno del comprensorio del comune di Genga.
LEGGI ANCHE: Grotte di Frasassi, Valadier e altre gemme: la carica degli 11mila. Boom di visitatori per la Pasqua
Il gioiello del romanico
Punto di partenza dell'escursione è l'abbazia di San Vittore alle Chiuse, un gioiello dell'architettura romanica nelle Marche. Sorta come chiesa conventuale benedettina di un complesso monastico documentato fin dal 1007, la sua edificazione dovrebbe risalire al periodo 1060-1080 e nonostante pesanti restauri novecenteschi mostra ancora l'articolazione volumetrica originale. Dopo aver ammirato questo capolavoro d'architettura il percorso parte comodamente su strada asfaltata e la direzione da seguire sarà quella che porta all'ingresso delle grotte di Frasassi. Dopo aver superato l'ingresso del complesso ipogeo, si proseguirà ancora lungo la strada prestando però molta attenzione alle macchine che transitano lungo il percorso, ora sprovvisto di marciapiede per circa un chilometro e mezzo. Sulla sinistra poi un piccolo piazzale, con una salita che indicherà gli ultimi 700 metri prima del punto di arrivo.
L'erta finale
Ultimi metri però tutti in salita, non impossibile ovviamente, ma costante e che si alleggerirà solamente verso gli ultimi passi.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Utilità Contattaci
Logout