Carpegna, il mistero delle campane e la città fortezza del Sole

Carpegna, il mistero delle campane e la città fortezza del Sole
Carpegna, il mistero delle campane e la città fortezza del Sole
di Veronique Angeletti
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 15 Marzo 2023, 19:24

Carpegna, da scoprire a piccole tappe, è forse una delle città marchigiane in grado di appagare davvero quel lato Indiana Jones che si cela in ogni viaggiatore curioso. D’obbligo una prima sosta al Palazzo dei Principi di Carpegna Falconieri, capostipiti dei Della Faggiola, dei Malatesta, dei primi Conti di Montefeltro. Monumentale palazzo seicentesco che domina il centro storico edificato sull’antica Rocca per volere del Cardinale Gaspare di Carpegna a metà del XVI. Sono visitabili gli ambienti di rappresentanza, la biblioteca archivio, la sala del Trono. 



La cassaforte di Rotondi


Fu una delle casseforti del “monument man” italiano, Pasquale Rotondi.

Il soprintendente la usò durante la Seconda guerra mondiale per proteggere le opere d’arte da bombardamenti e razzie. Da non perdere, le tante targhe di marmo che citano i versi che il Sommo Poeta dedicò a questa prestigiosa famiglia. Seconda sosta, la Chiesa di San Nicolò Vescovo. Mezzo secolo fa, la sera del 1° novembre 1970, una delle sue campane, seppur del tutto immobile, si mise a suonare. L’evento si ripeté ogni sera fino quasi alla fine del 1971 e coinvolse solo tre delle quattro campane. Il suono, assordante, riempiva la chiesa e il sagrato ma non si sentivano i rintocchi nel convento dei frati minori francescani fondato nel 1610. Anche l’altare fu coinvolto. Spesso, i frati lo trovavano pronto per la messa con le letture del giorno preparate. Vennero scienziati, occultisti, tecnici, il luogo fu sorvegliato dai carabinieri ma il suono delle campane fantasma rimase un mistero. Anche se una leggenda narra di un libro custode di un’antica profezia che attribuisce ad una campana l’annuncio dell’Apocalisse con il monte Carpegna che si divide in due.


La fortezza


Terza sosta, i resti – molto nascosti - della “Città fortezza del Sole” voluta da Cosimo I De Medici. Immersa nella natura, in un clima mite che consentiva di coltivare orzo, lino, piselli, doveva essere militarmente inespugnabile, in grado di catturare tutti gli allarmi della rete delle Rocche e delle Torre e il prototipo di un’idea di perfezione geometrica e architettonica. Fu tuttavia presidiata solo fino al 1673, anno in cui la guarnigione e il villaggio la abbandoneranno per colpa della “Piccola Era Glaciale” che dalla metà del XIV fino alla metà del XIX abbassò le temperature. Ci sono i resti del selciato della strada che sale sulla cima, della cisterna dell’acqua e di muri. Altra tappa, il Ranco, la più grande antica foresta di Cerri d’Europa dove si nasconde il bosco delle fate (località Cantoniera) vicino al Parco Avventura del Carpegna Park. Infine, l’Antica Stamperia della famiglia Francioni che, da sei generazioni, detiene i segreti della stampa a mano su tela con la ruggine. Protagonisti sono le matrici in legno, la farina di grano, l’aceto di vino e la polvere di ferro.

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