Da Matelica un percorso ad anello per tutti tra fede e storia. Ecco dove andare

Il cippo dedicato al capitano Salvatore Valerio
Il cippo dedicato al capitano Salvatore Valerio
di Saverio Spadavecchia
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Venerdì 27 Maggio 2022, 04:45

MATELICA - Tra storia e devozione una passeggiata per conoscere l’entroterra di Matelica, partendo da uno dei luoghi della memoria moderna più conosciuti della regione. Il punto di partenza dell’escursione sarà facilmente individuabile nel monumento dedicato alla memoria del capitano Salvatore Valerio.

 
Il personaggio
Richiamato alle armi, l’8 settembre 1943 si trovava a Chiavari col grado di capitano, e all’annuncio dell’armistizio raggiunse la famiglia nelle Marche e, poco dopo, si unì alle formazioni partigiane che si erano costituite nella zona.

Entrato in una Brigata Garibaldi nella zona di San Severino Marche, a Valerio fu presto affidato il comando di un distaccamento del Battaglione Mario, alla cui testa prese parte a numerose azioni contro le truppe tedesche. Durante un rastrellamento si offrì volontario per rafforzare, con un gruppo di compagni, una posizione di difesa presa particolarmente di mira dai tedeschi. Infiltratosi nelle file del nemico, Valerio sostenne valorosamente lo scontro sino a che non esaurì le munizioni. Di fronte ai tedeschi, invece di arrendersi, lanciò contro di loro l’arma ormai inutilizzabile e cadde colpito a morte.


Il percorso
Il sentiero parte in direzione nord ovest, costeggiando il Monte Argentaro a destra poi scendere prima lentamente poi in maniera più decisa fino ad arrivare ai resti dell’abbazia. Uno dei punti più importanti dell’anello è situato nei pressi della frazione di Braccano, cullata tra monti del monte San Vicino, dove trova dimora l’antica abbazia di Santa Maria de Rotis. Dal punto di vista storico l’abbazia è avvolta in una sorta di mistero, questo perché i documenti collegati alla nascita di questo luogo di culto andarono persi in un incendio avvenuto intorno al diciottesimo secolo. Si è riusciti a risalire però ad una data, quella del 1195, dove per la prima volta di un abate. Dall’abbazia si prosegue verso fonte dell’Olmo (nord) per poi deviare verso destra costeggiando il monte Pagliano. Dopo aver superato degli incroci con altre vie (ovviamente da non imboccare) si deve proseguire sempre costeggiando il Pagliano per poi risalire verso un altipiano che riporterà gli escursionisti al punto di partenza fissato con il monumento del Capitano Valerio. Il percorso non è generalmente complesso, ma bisogna fare attenzione ad una parte piuttosto complicata all’inizio del tragitto. Si tratta di una discesa piuttosto ripida, che potrebbe arrecare qualche difficoltà per gli escursionisti. Per evitar problemi è consigliato portare dei bastoncini da passeggio per evitare dei possibili rischi, comunque limitati. Per raggiungere Matelica la via più comoda è quella della ss76, con uscita a Borgo Tufico per poi seguire le indicazioni verso la città di Enrico Mattei. Una volta raggiunta Matelica seguire le indicazione per Pantani e poi arrivare al punto di partenza che corrisponde con il cippo dedicato al Capitano Valerio.

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