Gli albergatori guardano oltre l’emergenza: «Tante chiamate ma poche disdette, il meteo non ci terrà sotto scacco»

Gli albergatori guardano oltre l’emergenza: «Tante chiamate ma poche disdette, il meteo non ci terrà sotto scacco»
Gli albergatori guardano oltre l’emergenza: «Tante chiamate ma poche disdette, il meteo non ci terrà sotto scacco»
di Veronique Angeletti
3 Minuti di Lettura
Sabato 20 Maggio 2023, 02:20 - Ultimo aggiornamento: 15:27

ANCONA -  Più resilienti delle avversità. Sul fronte dell’ospitalità si cerca di capire se il maltempo avrà degli effetti sul turismo balneare, ma ci si rimbocca le maniche per rimettere sui giusti binari una stagione che non è ancora riuscita a partire. «Finora le disdette sono solo legate alla viabilità in crisi e contingenti al momento» spiega Paolo Costantini, presidente dell’Associazione pesarese albergatori.

 

Il confronto


«Persone che dovevano arrivare proprio in questi giorni o venire con il treno.

Per fortuna, hanno compreso che l’evento nel nostro territorio, nonostante i danni provocati, non è stato così drammatico. Sempre più spesso saremo costretto a fare i conti con eventi estremi. E come dicono tanti scienziati dovremo imparare a conviverci pure in ambito turistico».

 Nei giorni dell’emergenza maltempo, l’Apa Pesaro ha tenuto l’assemblea degli associati a Palazzo Gradari. «Compatibilmente con le esigenze dettate dall’emergenza che hanno sicuramente la priorità - spiega - è urgente anche programmare una serie di interventi per la sistemazione delle aree del litorale rimaste danneggiate in particolare nella zona di Baia Flaminia». 


L’immagine


Costantini pensa che l’evento meteo non dovrebbe condizionare più di tanto la scelta della destinazione vacanza e non lederà l’immagine del nostro litorale e della stagione turistica del nord delle Marche. Anche per Luciano Cecchini presidente dell’Associazione degli Alberghi Consorziati di Fano, finora non ci sono conseguenze sulle prenotazioni. Tuttavia, il  fatto che ci siano tante richieste di informazioni,  ma niente rinunce non deve impedire di programmare iniziative promozionali rafforzative. «Spero che il fenomeno climatico rinsaldi i rapporti tra i Comuni, tra le associazioni, tra gli operatori e che la Regione faccia da legame tra le Riviera per promuovere in toto il turismo balneare».


La ripartenza

Quanto a Senigallia, «la città non è assolutamente sotto scacco» ribadisce Marco Manfredi, presidente dell’Associazione locale albergatori e di Federalberghi provincia di Ancona. «La verità è che tutto sommato, vedendo cosa è successo altrove, a parte qualche situazione circoscritta, possiamo tirare un sospiro di sollievo ma è evidente che molte regole sulla gestione dei territori sia pubblici sia privati in merito alla regimazione delle acque vadano ripensate con regole più restrittive». È convinto che in pochi giorni, la Città della Spiaggia di velluto riuscirà ad essere pronta per la stagione. Addirittura, per la Pentecoste del 28 maggio, il ponte che piace molto ai tedeschi. Ma tutto dipende dai soldi: quelli necessari per velocizzare la sistemazione e le pulizie dell’arenile. Il conto alla rovescia per la ripartenza è iniziato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA