Black out di notte, all'ospedale di Pergola non funziona neanche il generatore d'emergenza: 32 degenti portati a Urbino

Black out di notte, all'ospedale di Pergola non funziona neanche il generatore d'emergenza: 32 degenti portati a Urbino
Black out di notte, all'ospedale di Pergola non funziona neanche il generatore d'emergenza: 32 degenti portati a Urbino
di Marco Spadola
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Lunedì 18 Marzo 2024, 04:25 - Ultimo aggiornamento: 12 Aprile, 23:38

PERGOLA L’emergenza è scattata intorno alle 22 e fino alle 4 di notte all’ospedale di Pergola sono state ore di grande concitazione.

A un guasto tecnico all’impianto elettrico si sono aggiunti i problemi al generatore di emergenza, inutilizzabile a causa di una fuoriuscita del carburante, e sabato in tarda serata il nosocomio Santi Carlo e Donnino è stato evacuato. Intorno alle 23 sono iniziate le lunghe operazioni di sgombero della struttura, protrattesi pr oltre 5 ore, con tutti i 32 degenti che sono stati trasferiti all'ospedale di Urbino per garantire loro sicurezza e cure.

Sindaca sul posto

Per i pazienti, fortunatamente, nessuna conseguenza particolare.

Al lavoro il personale sanitario della struttura e dell’azienda sanitaria territoriale insieme ai vigili del fuoco arrivati da Cagli e Pesaro anche con un bus, a tecnici specializzati, ai carabinieri e volontari della Croce Rossa e della Protezione civile.

Sul posto immediatamente sono accorsi la sindaca Simona Guidarelli e il comandante della locale stazione dei carabinieri Stefano Di Summa che sono rimasti sul posto fino al completamento dell’evacuazione. «Appena preso atto del guasto – spiega il direttore sanitario dell’Ast di Pesaro Urbino Edoardo Berselli - si è deciso l'immediato trasferimento per garantire ai pazienti e operatori la continuità delle cure in totale sicurezza. È doveroso il ringraziamento a tutti i tecnici, gli operatori che si stanno adoperando e hanno lavorato nelle scorse ore perché il nosocomio torni al più presto alla normalità».

La decisione

Una lunga notte durante la quale la sindaca Guidarelli è stata in costante contatto con il direttore sanitario e l’Azienda sanitaria territoriale: «Seppur l’impianto elettrico era tornato in funzione, non essendo a disposizione il generatore di emergenza, non è stato possibile mantenere i pazienti nei reparti. Si è data chiaramente priorità alla sicurezza. Con il maresciallo Di Summa siamo rimasti presenti sino alle 4,30, quando l'ultimo paziente è stato caricato sul mezzo che lo ha trasportato a Urbino. Ringrazio i volontari della Cri di Pergola e delle altre località, i carabinieri per il supporto fornito al personale medico all'opera insieme ai tecnici prontamente intervenuti e ai vigili del fuoco».

Il rientro possibile oggi

Nel pomeriggio di ieri sono iniziati ad arrivare i primi aggiornamenti sulla situazione e l’attività ospedaliera. I tecnici intervenuti hanno ripristinato la cabina elettrica. Oggi, dopo le opportune verifiche che effettuerà l’Ast, inizieranno le procedure per il rientro.

I servizi rimasti attivi

Nel frattempo il punto di primo intervento da sabato sera è rimasto attivo per i codici minori (bianchi/verdi); disposto il blocco dei ricoveri programmati con degenza a Pergola, mentre è stata mantenuta l'attività programmata col blocco operatorio di Urbino per la giornata di oggi.

Mantenuta inoltre l’attività del poliambulatorio, del servizio di radiologia, del punto prelievi e la ricettività della camera mortuaria. Per avere informazioni, ha fatto sapere l'Ast, è attivo il centralino dell’ospedale di Urbino che, in base alle richieste provvede a suggerire i contatti adeguati. In attesa che nella giornata di oggi, probabilmente nel pomeriggio, la situazione torni alla completa normalità, ad iniziare dal rientro dei trentadue degenti.

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