Marche più libere, ma Comuni osservati speciali: se aumentano i contagi subito in arancione scuro. Ecco il piano della Regione

Marche più libere, ma Comuni osservati speciali: se aumentano i contagi subito in arancione scuro. Ecco il piano della Regione
di Maria Teresa Bianciardi
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Domenica 4 Aprile 2021, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 16:10

ANCONA - Accelerare sui vaccini fino ad arrivare a 15mila somministrazioni al giorno e stretto monitoraggio dell’evoluzione pandemica in zona arancione, che potrebbe anche significare l’immediato passaggio in arancione scuro per i Comuni in crescita nei contagi. Sono questi i fronti aperti dalla Regione a 48 ore dall’addio alla fascia rossa, dopo un mese di semi lockdown nelle Marche, per contrastare il più possibile l’avanzata del virus con la riapertura dei negozi ed il rientro in classe degli studenti. Operazione necessaria soprattutto in considerazione della pressione ospedaliera che regredisce in maniera ancora troppo lenta, nonostante la situazione generale sul fronte ricoveri stia iniziando a migliorare. 

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La situazione sanitaria
In una settimana le terapie intensive sono passate da 152 a 140 degenti e anche le semi intensive hanno registrato un netto miglioramento: tuttavia resta sempre molto alto il numero dei pazienti Covid che affolla i reparti degli ospedali marchigiani, 925 in tutto con altri 62 casi trattati nei pronto soccorso della regione.

Una situazione che spinge il governatore Acquaroli a mantenere la linea del rigore anche in questi momenti in cui il virus sembra avere innestato la retromarcia: «C’è voluto un mese di zona rossa per ottenere questo risultato - riflette il presidente della Regione Marche -, in quel periodo avevamo 70 pazienti in terapia intensiva e non sapevamo quanto fossero aggressive le nuove varianti. Dalla nostra però adesso abbiamo a disposizione tutti i parametri utili che ci consentono di monitorare costantemente l’andamento dei contagi Comune per Comune». La strategia che la Regione intende usare è quella già adottata con la provincia di Ancona quando le Marche procedevano in zona gialla: allora venti Comuni sono stati relegati in fascia arancione, mentre questa volta ci potrebbe essere il passaggio all’arancione scuro al minimo segnale di allerta. Il che significa limitazione degli spostamenti tra un Comune e l’altro e all’interno del proprio Comune di residenza, chiusura degli impianti sportivi all’aperto oltre che la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, fatta eccezione per infanzia e nidi.


Regione sorvegliata speciale
Insomma l’attenzione è massima e c’è il timore che in questi due giorni di festa si possa allentare la soglia di attenzione sulle misure da rispettare. Per questo motivo da martedì a Palazzo Raffaello gli esperti cominceranno a monitorare in maniera dettagliata la situazione regionale, provinciale e comunale. In questo contesto, il migliore alleato per tenere sotto controllo i contagi sono appunto i vaccini. L’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, ha già annunciato che sempre da martedì si partirà con 10mila somministrazioni al giorno fino ad arrivare ad un massimo di 15mila. «Adesso le dosi ci sono - ha sottolineato Saltamartini - possiamo accelerare con le somministrazioni. Alla fine della prossima settimana faremo il punto sulla nuova organizzazione, visto che in questo trimestre arriveranno un milione di dosi». 


Il report
Nelle Marche ieri sono stati segnalati altri 16 decessi correlati al Covid-19 che portano il totale delle vittime a 2.682: si tratta di nove donne e sette uomini di età compresa tra i 57 e i 93 anni, tutti con patologie pregresse. Il Servizio Sanità della Regione riferisce che dieci dei deceduti provenivano dalla provincia di Ancona, due vittime erano della provincia di Pesaro Urbino e due dell’Ascolano. Infine tra i deceduti una 89enne di Recanati e una 91enne di Porto Sant’Elpidio.

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