ANCONA - Accelerare sui vaccini fino ad arrivare a 15mila somministrazioni al giorno e stretto monitoraggio dell’evoluzione pandemica in zona arancione, che potrebbe anche significare l’immediato passaggio in arancione scuro per i Comuni in crescita nei contagi. Sono questi i fronti aperti dalla Regione a 48 ore dall’addio alla fascia rossa, dopo un mese di semi lockdown nelle Marche, per contrastare il più possibile l’avanzata del virus con la riapertura dei negozi ed il rientro in classe degli studenti. Operazione necessaria soprattutto in considerazione della pressione ospedaliera che regredisce in maniera ancora troppo lenta, nonostante la situazione generale sul fronte ricoveri stia iniziando a migliorare.
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La situazione sanitaria
In una settimana le terapie intensive sono passate da 152 a 140 degenti e anche le semi intensive hanno registrato un netto miglioramento: tuttavia resta sempre molto alto il numero dei pazienti Covid che affolla i reparti degli ospedali marchigiani, 925 in tutto con altri 62 casi trattati nei pronto soccorso della regione.
Regione sorvegliata speciale
Insomma l’attenzione è massima e c’è il timore che in questi due giorni di festa si possa allentare la soglia di attenzione sulle misure da rispettare. Per questo motivo da martedì a Palazzo Raffaello gli esperti cominceranno a monitorare in maniera dettagliata la situazione regionale, provinciale e comunale. In questo contesto, il migliore alleato per tenere sotto controllo i contagi sono appunto i vaccini. L’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, ha già annunciato che sempre da martedì si partirà con 10mila somministrazioni al giorno fino ad arrivare ad un massimo di 15mila. «Adesso le dosi ci sono - ha sottolineato Saltamartini - possiamo accelerare con le somministrazioni. Alla fine della prossima settimana faremo il punto sulla nuova organizzazione, visto che in questo trimestre arriveranno un milione di dosi».
Il report
Nelle Marche ieri sono stati segnalati altri 16 decessi correlati al Covid-19 che portano il totale delle vittime a 2.682: si tratta di nove donne e sette uomini di età compresa tra i 57 e i 93 anni, tutti con patologie pregresse. Il Servizio Sanità della Regione riferisce che dieci dei deceduti provenivano dalla provincia di Ancona, due vittime erano della provincia di Pesaro Urbino e due dell’Ascolano. Infine tra i deceduti una 89enne di Recanati e una 91enne di Porto Sant’Elpidio.
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