Vademecum Coronavirus: a passeggio con l'autocertificazione, la barca non è out

Vademecum Coronavirus: a passeggio con l'autocertificazione, la barca non è out
Vademecum Coronavirus: a passeggio con l'autocertificazione, la barca non è out
di Martina Marinangeli
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Venerdì 13 Marzo 2020, 10:12

ANCONA - È ancora aperto il tabaccaio? I centri commerciali hanno abbassato totalmente le saracinesche? Posso farmi una passeggiata al parco? C'è lo stop ai funerali, ma i servizi di pompe funebri sono operativi? Sono solo alcune delle domande con cui i marchigiani - e non solo - si sono arrovellati dopo il messaggio in diretta del premier Giuseppe Conte di mercoledì sera, durante il quale ha annunciato misure ancora più restrittive per arginare il rischio contagio da Coronavirus. Per rispondere a tutti i quesiti, ci sono gli allegati 1 e 2 al Decreto del Presidente del consiglio dei ministri 194, che elencano in maniera sintetica e schematica le attività aperte e quelle chiuse da qui al 25 marzo. Il tutto, tenendo sempre a mente il monito del capo della Protezione civile: «uscire solo per lo stretto indispensabile», ricordando che «l'autocertificazione è necessaria anche per chi va a piedi». 



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Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati e altri esercizi, specializzati e non, di alimentari vari. È permesso il commercio al dettaglio di prodotti surgelati e quello di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video ed elettrodomestici, anche in esercizi specializzati. Aperti i rifornitori di carburante, i negozi di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico, di articoli igienico-sanitari e per l'illuminazione e tengono le saracinesche alzate le edicole e le rivendite di giornali, riviste e periodici come i tabaccai. Sono ovviamente aperte farmacie e parafarmacie ed è permesso il commercio al dettaglio in altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica. Via libera anche al commercio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati, articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l'igiene personale. Sarà possibile andare in negozi di piccoli animali domestici, di materiale per ottica e fotografia, di combustibile per uso domestico e per riscaldamento, di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini.
 
Qualsiasi tipo di prodotto e-commerce non rientra nel divieto, così come la consegna pacchi. Ancori operativi, inoltre, i distributori automatici. I centri commerciali restano aperti, ma solo per la vendita dei prodotti di prima necessità (farmacia e generi alimentari), mentre il resto dei negozi terranno le saracinesche abbassate. Sono invece chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Deve essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie): resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l'attività di confezionamento che di trasporto. 
Aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo la rete stradale, autostradale e all'interno delle stazioni ferroviarie, aeroportuali e negli ospedali ,garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Sono sospese le attività inerenti ai servizi alla persona, tra cui parrucchieri, barbieri ed estetisti, ma non vale lo stesso discorso per le lavanderie e la pulitura di articoli tessili, le tintorie e il servizio di pompe funebri, tutti ancora garantiti. Sarà possibile andare in banca - nel rispetto delle norme igienico-sanitarie - e negli uffici pubblici, e sono operativi i servizi finanziari e assicurativi, nonché l'attività del settore agricolo e zootecnico di trasformazione agro-alimentare, comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi. 
I parchi 
Restano sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (a eccezione dell'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, sociali e ricreativi. Lo sport e le attività motorie svolte all'aperto sono ammesse esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della distanza interpersonale di un metro. A causa di assembramenti di persone nelle aree verdi della città, ad Ancona, ad esempio, sono stati decretati la chiusura dei parchi e i presidi le spiagge da parte della polizia municipale. 
Le scuole di ballo
Rimane sospesa ogni attività nei seguenti luoghi: cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati.

Sono sospese tutte le manifestazioni organizzate nonché gli eventi in luogo pubblico o privato. Sono chiusi musei, biblioteche, archivi, aree archeologiche e complessi monumentali. Non si ferma invece l'attività produttiva: industrie e fabbriche potranno continuare a svolgere le proprie attività a condizione che abbiano protocolli di sicurezza adeguati a proteggere i propri lavoratori evitando il contagio. Ove possibile è preferita la modalità del lavoro agile (smart working). Sono incentivate ferie, congedi parentali e retribuiti. Chiudono i reparti aziendali non indispensabili per la produzione.

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