Coronavirus, Ascoli choc dopo il dipendente comunale contagiato: il sindaco Fioravanti in isolamento

Coronavirus, Ascoli choc dopo il dipendente comunale contagiato: il sindaco Fioravanti in isolamento
Coronavirus, Ascoli choc dopo il dipendente comunale contagiato: il sindaco Fioravanti in isolamento
di Luca Marcolini
4 Minuti di Lettura
Venerdì 13 Marzo 2020, 09:34

ASCOLI - Il caso di positività al Coronavirus all'Arengo provoca ora, inevitabilmente una serie di provvedimenti di auto isolamento che riguarderanno tutti coloro che hanno avuto a che fare negli ultimi giorni con il dipendente contagiato. Quindi, andando a ricostruire quanto avvenuto a ritroso, si sta procedendo ad attivare l'isolamento domiciliare innanzitutto per i colleghi che hanno lavorato al suo fianco in ufficio e più in generale a quanti hanno avuto a che fare con lui nell'ambito dell'attività amministrativa. Quindi, lo stesso sindaco Fioravanti (che si è già auto isolato ieri sera restando a casa), ma potrebbe interessare anche eventuali assessori e dirigenti. Un vero fulmine a ciel sereno che si abbatte su Palazzo Arengo proprio nel momento più difficile di questa battaglia contro il Coronavirus. 

LEGGI ANCHE:
Coronavirus, don Orlando positivo dopo aver benedetto le case: trema tutta Montecchio di Vallefoglia

Tragico bilancio Coronavirus nelle Marche: altri 5 morti in un giorno. Il più giovane aveva 56 anni


«Oggi è arrivato il secondo caso positivo ad Ascoli ha confermato Marco Fioravanti nella sua diretta Facebook di ieri sera - che ha coinvolto un dipendente comunale. In accordo con gli organi sanitari stiamo rintracciando tutte le persone entrate in contatto con lui. Si sta facendo un'inchiesta epidemiologica e si stanno raccogliendo i dati per far scattare gli isolamenti. Da questa sera (ieri ndr) sono a casa mia, seppur non avendo avuto contatti diretti o ravvicinati, ma perché questa persona fa parte dell'amministrazione comunale e, quindi, per motivi cautelativi cercherò di rimanere qualche giorno a casa, almeno fino a che non si capirà perlomeno quante persone possono essere state contagiate. Seguo il protocollo e resterò a casa. L'emergenza continua, crescono i casi anche qui ad Ascoli, ma questo ci deve far alzare il livello di attenzione. Ora si lavorerà per isolare questo secondo contagio e intanto occorre rimanere tutti a casa». 
 
I controlli in città, all'indomani del nuovo decreto Conte, si fanno più serrati. Scattano anche le prime sanzioni e denunce, come conferma il sindaco Fioravanti. Ma molti ascolani sembrano ancora non rendersi conto della gravità della situazione e danno vita a scene che, dopo giorni di annunci e appelli, sembrano quasi surreali: anziani raggruppati a chiacchiere davanti a qualche bar chiuso, oppure a giocare a carte in un parco pubblico. E ragazzi che continuano a frequentarsi, incontrarsi, ammassarsi. Purtroppo, a fronte di tanti cittadini che hanno preso alla lettera il divieto di uscire se non per motivi di prima necessità, di lavoro e di salute, ce ne sono tanti altri tra cui molte persone della terza età che sembrano non voler sentire, rischiando di vanificare ogni tentativo di contenere il contagio. Questo nonostante, come detto, si siano intensificati i posti di blocco in diverse zone della città, come ad esempio nel piazzale dello stadio, in piazza Immacolata e in altre zone con la polizia stradale e in altre aree cittadine, tra cui il centro e i parchi urbani, con la polizia municipale. «Stiamo intensificando i controlli, - aveva detto il sindaco nella mattinata di ieri e stiamo cercando di controllare chi si sposta per motivi inutili. Abbiamo iniziato anche con le sanzioni perché abbiamo bisogno di far rimanere tutti a casa.

Si continuerà con controlli sempre più serrati e sempre più repressivi». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA