Covid Hospital di Civitanova in stallo, buttati più di 600mila euro: ultimo paziente dimesso nel giugno 2021 ma continuiamo a pagare

Tra bollette per l’elettricità, riscaldamenti e videosorveglianza, ecco il conto

Covid Hospital di Civitanova in stallo, buttati più di 600mila euro
Covid Hospital di Civitanova in stallo, buttati più di 600mila euro
di Martina Marinangeli
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Domenica 4 Febbraio 2024, 02:20 - Ultimo aggiornamento: 17:06

ANCONA L’ultimo paziente è stato dimesso il lontano 30 giugno 2021. Il 5 maggio 2023 l’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato cessata l’emergenza pandemica. Ma a Civitanova sembra che il messaggio non sia arrivato. Sullo sfondo della città del Maceratese, provincia che esprime il governatore e l’assessore alla Sanità, si staglia ancora il totem più emblematico della battaglia contro il virus: il Covid Hospital, realizzato in tempi record a maggio 2020, agli sgoccioli della prima ondata, per garantire un numero maggiore di letti di Terapia intensiva di cui la regione era a corto. 

Cos’è successo

Il 31 marzo 2023 è anche scaduto il comodato d’uso gratuito dell’edificio messo a disposizione dal Comune di Civitanova, che ora vorrebbe rientrare in possesso dell’immobile per riprendere ad organizzarci le Fiere, scopo con il quale era stato inizialmente costruito. Ma a distanza di quasi un anno, ancora non può farlo. Perché? Perché dentro ci sono a tutt’oggi parcheggiate apparecchiature in cerca d’autore. Tra cui una Tac a 128 strati, un macchinario di ultima generazione di cui gli ospedali andrebbero ghiotti. Ma se va bene, il nosocomio di Civitanova a cui è destinata la vedrà alla fine dell’anno. Nel frattempo, il Covid Hospital si guadagna il poco lusinghiero appellativo di costosissima cattedrale nel deserto.

Le cifre

Seppur inutilizzata dal luglio 2021, la struttura ha continuato a drenare risorse pubbliche per i costi delle utenze e della videosorveglianza. Ci mancava solo che i costosi macchinari lasciati là dentro subissero i danni del tempo. Ma l’attesa infinita per trovare loro una nuova casa la stiamo pagando a caro prezzo. Una stima la si può fare mettendo insieme le voci di spesa emerse durante il dibattito nell’aula del Consiglio regionale nella seduta del 27 marzo 2023. Interrogante: il consigliere dem Romano Carancini; a rispondere era stato l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini.

L’elenco dei costi per mantenere in vita la cattedrale nel deserto iniziava con gli 8mila euro al mese per gli impianti gas medicali ed il noleggio di due container - voce cessata a inizio 2023 - per proseguire con la stangata dei 14.850 euro medi al mese per il riscaldamento e l’antincendio. Su questo punto, l’Ast 3 di Macerata ha fornito venerdì un aggiornamento: il contratto è cessato il 27 novembre 2023. A queste cifre vanno aggiunti i 128 euro al mese per la telesorveglianza ed i 2mila euro mensili per l'energia elettrica, «costo minimo necessario per evitare il deterioramento di quanto contenuto nell’ex Fiera, moduli e relativo contenuto in tecnologie», spiega sempre l’Ast diretta da Marco Ricci.

I calcoli

Facendo dei semplici calcoli aritmetici, è facile tirare le somme: dal luglio 2021 alla fine del 2023, l’inutilizzato Covd Hospital ci è costato qualcosa come 640mila euro. E considerando che per la super Tac, come spiega il consigliere regionale di FdI Pierpaolo Borroni, «l’auspicio è di vederla consegnata ed operativa entro fine anno», abbiamo davanti altri 11 mesi di bollette della luce da pagare per evitare che marcisca nel fu Covid Hospital. Più la videosorveglianza per evitare raid di ladri o vandali che potrebbero danneggiarla. Quando venne realizzata, la struttura fu ribattezzata l’astronave: nome azzeccato per una storia lunare che ci sta costando quanto un viaggio nello spazio.