ANCONA Dopo due mesi di pessimi oroscopi, tra fondi del Pnrr in bilico per difficoltà a rispettare i tempi e il ricorso proposto al Tar dal Comune di Serra San Quirico, un po’ di luce rischiara il futuro dei collegamenti ferroviari tra Ancona e Roma. Rete Ferroviaria Italiana, società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, ha infatti pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea la gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione del raddoppio della tratta Genga-Serra San Quirico, parte della linea Orte-Falconara.
Il valore dell’opera
La gara ha un valore di oltre 394 milioni di euro e al momento l’opera risulta finanziata, come spiega Rfi, anche con fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Conferma non da poco, visto che dall’inizio di aprile - quando dai palazzi romani hanno iniziato a diffondersi indiscrezioni su tagli alle opere in ritardo – si temeva che l’erogazione dei fondi Pnr (500 milioni di euro declinati su alcuni lotti funzionali, tra cui quello tra Genga e Serra San Quirico) potesse saltare per la difficoltà di centrare la scadenza del 31 dicembre 2026 prevista per la conclusione del raddoppio.
Invece adesso, con un repentino ribaltamento di prospettiva, sembra addirittura che al contrario possano essere dirottati sulla Orte-Falconara (ma è solo un’ipotesi) parte dei fondi Pnrr inizialmente previsti per l’ammodernamento della linea Pescara-Roma, più indietro nell’iter rispetto alla ferrovia che taglia le Marche. I lavori previsti nel bando di gara di Rfi consistono nella realizzazione di una nuova linea di circa 9 chilometri in affiancamento a quella esistente, di cui oltre la metà in galleria.
Tirreno-Adriatico
«Gli interventi - informa una nota di Rfi - si inseriscono nel più ampio piano di Rfi per il potenziamento e la velocizzazione della direttrice Orte-Falconara, migliorando il collegamento passeggeri tra le regioni tirreniche e adriatiche e realizzando un itinerario merci alternativo per i collegamenti nord-sud. Una volta ultimati, i lavori consentiranno la riduzione dei tempi di percorrenza tra Roma e Ancona, il miglioramento dei livelli di regolarità, l’incremento del numero dei treni che possono circolare sulla tratta e un maggiore accessibilità al servizio ferroviario».
Il raddoppio
Il raddoppio della Orte-Falconara è un progetto strategico per far uscire la nostra regione dall’isolamento infrastrutturale, visto che la ferrovia tra Ancona e Roma è in gran parte (circa 120 km su 292) ancora a binario unico. «Le Marche si avvicineranno a Roma fino a 49 minuti. Questa la riduzione dei tempi di percorrenza al termine degli interventi di raddoppio della tratta - esulta Antonio Baldelli, deputato di FdI componente della IX Commissione Trasporti della Camera -. La nostra regione potrà proporsi come uno dei principali snodi per i trasferimenti tra Adriatico e Tirreno lungo il corridoio europeo delle reti Ten-T».
«Oggi è il momento di essere contenti della pubblicazione del bando di gara, ma da domani tocca continuare con determinazione - avvisa in guardia l’ingegner Lorenzo Catraro, consulente del presidente della Provincia di Ancona e responsabile Infrastrutture del Psi -. Impiegare tre anni da oggi per realizzare il raddoppio tra Serra e Genga con gallerie e viadotti, non sarà cosa facile. Per questo occorre che tutti i soggetti coinvolti diano a propria disponibilità».
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