Spinta Pnrr sul cratere Marche: finanziati i maxi progetti di Ariston Group e Lube

Fondi per 23 milioni che svilupperanno investimenti per oltre 130 milioni Il commissario Castelli incontra il ministro Fitto: «Possibili nuove risorse»

Spinta Pnrr sul cratere Marche: finanziati i maxi progetti di Ariston Group e Lube. (Nella foto: il ministro Fitto con il commissario Castelli)
Spinta Pnrr sul cratere Marche: finanziati i maxi progetti di Ariston Group e Lube. (Nella foto: il ministro Fitto con il commissario Castelli)
di Lolita Falconi
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Domenica 11 Giugno 2023, 03:55 - Ultimo aggiornamento: 11:12

MACERATA  - La spinta del Pnrr per lo sviluppo dei territori del cratere sismico. Il commissario straordinario alla riparazione e ricostruzione sisma Guido Castelli ha incontrato il ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione Raffaele Fitto proprio per fare il punto della situazione sullo stato di attuazione del Fondo Complementare per le Aree Sisma del Centro Italia e sugli esiti delle progettualità finora attivate e approvate nei crateri 2016 e 2009 nell’ambito del programma Next Appennino.

  

I fondi


Una pioggia di fondi per il cratere di cui tanto si è parlato nelle scorse settimane visto che sono state sbloccate le prime risorse per i progetti presentati dalle piccole imprese: 348 milioni di euro, 161 milioni dei quali per le Marche, che vanno a sostenere 1.301 progetti, generando quasi 600 milioni di investimenti.

La novità delle ultime ore riguarda però il capitolo grandi investimenti ovvero quello dei progetti superiori a 20 milioni di euro. Ed ecco la primizia: per le Marche sono due le grandi imprese aggiudicatarie del contributo, Ariston Group di Fabriano e Lube di Treia.

Complessivamente saranno destinatarie di circa 23 milioni di euro, ovvero l’intero plafond della misura B 1.1 di Next Appennino per le Marche. «Due progetti di dimensioni molto rilevanti che hanno avuto il via libera nell’ultima cabina - commenta il commissario Castelli - che svilupperanno investimenti per oltre 130 milioni di euro complessivi. A questi si aggiungono ulteriori 8 progetti per i contratti di sviluppo di medie dimensioni (da 1,5 a 20 milioni) con agevolazioni di 18,4 milioni in grado di attivare complessivamente oltre 43 milioni di investimenti sul territorio. Le istruttorie per queste importanti misure a sportello (ovvero contratti di sviluppo, grandi e medi, e ciclo delle macerie, ndr.) stanno proseguendo e nella prossima cabina ci saranno ulteriori importanti evoluzioni».

Quello che fin qui è sicuramente già emerso con la pubblicazione dei bandi di Next Appennino è la grande partecipazione delle imprese e la voglia di investire nei territori del cratere. Un entusiasmo che ha sorpreso un po’ tutti e che per Castelli, in tal senso supportato da tutte le associazioni di categoria degli imprenditori, è diventata la molla per cercare nuovi contributi in modo da poter finanziare anche i progetti inseriti in graduatoria ma rimasti esclusi dai contributi in questa prima fase.

«Con il ministro Fitto ho avuto un incontro proficuo nel corso del quale ho documentato al titolare del dicastero competente lo stato della situazione. Tutto questo anche in previsione di possibili sviluppi e integrazioni delle risorse messe a disposizione per la riparazione socio-economica dei territori colpiti dal sisma». Cosa si potrebbe fare con ulteriori investimenti? «Scorrere le graduatorie già istruite - spiega Castelli -, continuare le istruttorie sui progetti di sviluppo e investire nel sistema territoriale per renderlo sicuro e connesso». Attenzione alle imprese sì «ma dobbiamo anche continuare ad investire su strade, rifunzionalizzazione degli immobili pubblici e su come rendere lo sviluppo più sostenibile, sicuro e attrattivo per tornare - conclude il commissario - a lavorare e vivere nei luoghi del cratere».
 

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