Tolentino, il dottore va in pensione, pazienti in fila dalle 4 per cercare un altro medico di base

In fila dalle 4 per il medico di base. Sclavi: «Situazione preoccupante»
In fila dalle 4 per il medico di base. Sclavi: «Situazione preoccupante»
di Carla Passsacantando
3 Minuti di Lettura
Sabato 16 Marzo 2024, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 12:17

TOLENTINO In pensione il medico di base Giovambattista Lommano, è partita la corsa dei mutuati per iscriversi con un altro professionista. Lunghe file si sono formate davanti allo sportello del Distretto sanitario dell’ospedale di Tolentino, dalle prime ore del mattino di ieri. C’è chi è arrivato alle 4, non sono mancati disagi e anche diverbi tra chi era in fila, e in tanti hanno rinunciato con l’obiettivo di ritornare nei prossimi giorni. Giovambattista Lommano (che ha raggiunto il pensionamento per età anagrafica) aveva lo studio medico a Tolentino e a Caldarola, con pazienti anche di Belforte del Chienti e di altri Comuni vicini.

L’allarme

L’allarme era già stato lanciato nei giorni scorsi dai sindaci di Caldarola e Belforte del Chienti, consapevoli dei disagi che si sarebbero creati per i mutuati.

Il sindaco di Tolentino, Mauro Sclavi, ha già annunciato che convocherà a breve un consiglio comunale aperto ai cittadini sul tema della sanità locale per affrontare tutte le problematiche del territorio anche in previsione dell’attesa ricostruzione dell’ospedale di comunità di Tolentino che sarà a servizio di un ampio territorio di riferimento. Intanto, il Comune di Tolentino, tramite il consigliere comunale Alba Mosca con delega alla Medicina territoriale, ha preso contatti con la dottoressa Giovanna Faccenda (direttore del Distretto di Macerata) che ha fornito le delucidazioni del caso.

«È stato, comunicato - fa sapere il Comune riguardo le informazioni diffuse da faccenda - che il dottor Lommano sarà sostituito dal dottor Antonini per trasferimento. Contemporaneamente i medici di base di Tolentino hanno già accettato, da alcuni mesi, un aumento del loro massimale di 200 pazienti ciascuno». Ma si rilevano comunque alcune problematiche: «Il trasferimento del dottor Antonini non sarà immediato in quanto necessita di tempi tecnici per renderlo operativo; i medici di base di Tolentino hanno già del tutto o in parte colmato la loro disponibilità in deroga. L’Ufficio Anagrafe Assistiti lascia la possibilità a chi è rimasto senza dottore di iscriversi con medici di base fuori comune e precisamente Macerata e Pollenza».

L’amministrazione Sclavi esprime quindi «tutta la preoccupazione per il disagio dei cittadini, per l’eccessivo lavoro che dovranno affrontare i medici di base, per gli accessi inevitabili alla guardia medica, al Punto di primo intervento e ai Pronto soccorso». Si è mobilitato anche il Comune di Caldarola che - di concerto con l’Ast - ha individuato una soluzione per garantire la continuità assistenziale per cinque giorni su sette, con orario continuato, grazie alla collaborazione di cinque professionisti che, turnandosi, garantiranno la presenza medica per tutte le necessità degli assistiti nei locali della guardia medica di Caldarola.

© RIPRODUZIONE RISERVATA